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Virtual Tasting: alla scoperta dei “Sorsi collinari” con Filippo Bartolotta

L’11 aprile ultimo appuntamento con i virtual tasting. Una “sfida” a tre tra Conegliano Valdobbiadene, Soave e Valpolicella
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Un’immersione virtuale nel territorio attraverso la degustazione guidata dai massimi esperti italiani di vino, con interventi diretti degli stessi viticoltori. La formula dei Virtual Tasting del Consorzio di Tutela, giunta quest’anno alla sua terza edizione, si conferma un appuntamento sempre più apprezzato dai wine lover, come dimostrano i sold out degli appuntamenti in calendario. La formula è semplice: per ognuno degli incontri il partecipante riceve a casa un kit che comprende bottiglie, istruzioni e materiali utili ad intraprendere un’esperienza di degustazione e approfondimento, una sorta di invito virtuale a venire poi a visitare dal vivo le colline di Conegliano Valdobbiadene.

L’ultimo dei sei appuntamenti dell’edizione 2024 è un programma il prossimo 11 aprile (ore 19-20,45 via piattaforma Zoom) e sarà un virtual tasting speciale dal titolo “Sorsi collinari: un viaggio virtuale tra i terroirs di Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Soave e Valpolicella”, un’occasione imperdibile per scoprire i segreti che si celano dietro a questi tre territori ed ai rispettivi vini. A guidare questo viaggio davvero unico sarà Filippo Bartolotta, giornalista, sommelier e Wine Expert fiorentino, che modererà la serata e condurrà la degustazione che avrà come ospiti anche i rispettivi direttori dei tre Consorzi (Diego Tomasi per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Igor Gladich per il Soave e Matteo Tedeschi per la Valpolicella) e i rappresentanti delle tre cantine di cui si assaggeranno i vini.

Per l’occasione, abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere proprio con Filippo Bartolotta, che oltre a questo ha coordinato anche altri due virtual tasting, uno dedicato ai giovani produttori della Denominazione ed uno alla Rive.

Filippo, come è nata la tua passione per il mondo del vino? 

Mio nonno era un vignaiolo, con una tenuta nei pressi di Firenze, di cui ho dei bellissimi ricordi della vendemmia. Ma la vera scoperta è avvenuta durante l’università, dove tra l’altro mi sono laureato in economia e commercio a Firenze proprio con una tesi sulla storia del commercio del vino. Da lì ho preso questa strada che mi ha portato a Londra, dove ho iniziato un percorso professionale importante con il WSET. Ho iniziato poi a lavorare nella Wine Academy di Steven Spurrier, l’ideatore del famoso Paris Wine Tasting del 1976 dove per la prima volta i vini californiani sconfissero quelli francesi, quindi a insegnare e poi a scrivere per il magazine Decanter, con cui collaboro tutt’ora. Ho continuato facendo consulenze e wine tour in giro per l’Italia e collaborando anche nelle Guide de l’Espresso. Ma il mio vero ruolo è di wine educator.

Vieni spesso chiamato il “sommelier delle star”. Da dove arriva questa fama?

Mentre tenevo eventi di formazione per degli chef a Londra alla National Gallery ho avuto modo di conoscere celebrity come Emma Thompson e Dustin Hoffman, con i quali ho iniziato a fare qualche serata di degustazione. Ma lo spartiacque è stato nel 2017 quando ho guidato una degustazione per i coniugi Obama in Italia, a partire dalle loro annate, il ‘61 per lui, il ‘64 per lei, per poi fargli fare un Giro d’Italia nel bicchiere. Da lì qualcuno mi ha appioppato il nome di “sommelier delle star”. Altri nomi per cui ho avuto l’onore di fare da sommelier sono John Malkovich, Jennifer Garner, Jessica Alba e Stephen Colbert.

Quella del prossimo 11 aprile sarà la tua terza presenza ai virtual tasting del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiori. Ci puoi raccontare le prime due e dare qualche spoiler sulla prossima?

Nella prima ho raccontato i giovani produttori, ovvero il futuro della Denominazione, nella seconda ho spiegato cosa sono le Rive e perché rappresentano una delle espressioni più rappresentative del Conegliano Valdobbiadene, in un viaggio da est a ovest del territorio. L’ultima, infine, sarà dedicata a tre Consorzi collinari, il Conegliano Valdobbiadene, il Soave e la Valpolicella, mettendoli a confronto. Sono tre realtà che conosco benissimo e il tema di fondo sarà quello della rivalutazione delle grandi denominazioni, puntando l’attenzione sui cambiamenti che hanno avuto negli ultimi anni quelli che io reputo tra i più straordinari territori viticoli d’Italia. Anche attraverso il racconto dei loro paesaggi, perché il vino è oggi secondo me il prodotto agricolo che consente la maggior tutela del paesaggio.

Cicca qui per scoprire di più sul Virtual Tasting dell’11 aprile “Sorsi collinari: un viaggio virtuale tra i terroirs di Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Soave e Valpolicella”.