
Settembre / 2023
in vigneto
La nuova iniziativa editoriale: un inserto tecnico semestrale redatto dall’Ufficio Tecnico del Consorzio di Tutela focalizzato sul vigneto e la sua gestione.
Produrre sempre più in armonia con l’ambiente. E’ questo uno dei principali impegni del Consorzio di Tutela che, in questi anni, ha dato vita a una serie di progetti per lo sviluppo di una viticoltura sempre più sostenibile.
Grazie al lavoro dell’Ufficio Tecnico e della Commissione Viticola, il territorio si è dato un codice di autoregolamentazione per la gestione del vigneto in modo sempre più rispettoso dell’ambiente e di chi vi abita. Il Consorzio di Tutela ha inoltre realizzato sperimentazioni all’avanguardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, il Centro Ricerche Viticole di Conegliano (C.R.A.), Veneto Agricoltura e altri soggetti, con l’obiettivo di conservare e valorizzare la biodiversità, trasformare scarti di potatura e vinacce in energie rinnovabili e ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
La nuova iniziativa editoriale: un inserto tecnico semestrale redatto dall’Ufficio Tecnico del Consorzio di Tutela focalizzato sul vigneto e la sua gestione.
Disciplinare di difesa integrata di tipo volontario che promuove un atteggiamento virtuoso in ambito fitosanitario, tramite la selezione delle sostanze attive utilizzabili in viticoltura, secondo i canoni di salvaguardia della lotta guidata/ragionata – LTDI Regione Veneto.
Il documento è sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio di Tutela e distribuito ai soci per promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. L’obiettivo del Protocollo Viticolo dalla sua prima edizione è favorire un minor impatto ambientale della gestione del vigneto grazie alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e alla corrispondente integrazione di pratiche agronomiche più rispettose del territorio e del paesaggio. Un impegno che cresce, si affina e si evolve per rendere l’agricoltura del territorio sempre più sostenibile.
Online l’undicesima edizione del Protocollo Viticolo del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. Il documento è sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio di Tutela e distribuito ai soci per promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. L’obiettivo del Protocollo Viticolo dalla sua prima edizione è favorire un minor impatto ambientale della gestione del vigneto grazie alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e alla corrispondente integrazione di pratiche agronomiche più rispettose del territorio e del paesaggio. Un impegno che cresce, si affina e si evolve per rendere l’agricoltura del territorio sempre più sostenibile.
Sono passati circa trentacinque anni da quello che in molti hanno definito l’anno zero del vino italiano. Era il 1986, anno della crisi del metanolo. Dopo quel tragico evento, in cui persero la vita 19 persone e 15 riportarono lesioni permanenti, il mondo del vino made in Italy non è stato più lo stesso. Scommettendo sulla qualità, sull’innovazione, sulla territorialità delle produzioni e sulle certificazioni d’origine, il settore è cresciuto, e il suo successo oggi è davanti i nostri occhi: nel 1986 gli ettolitri prodotti in Italia erano 76,8 milioni per un fatturato di 2,5 mld di euro, gli ettolitri prodotti oggi sono 54 milioni, il 30% in meno, ma valgono 11 mld di euro. L’export, che valeva allora 800 milioni di euro, oggi vale 6,2 mld. Allora la quota di vini DOC e DOCG era pari al 10% della produzione, oggi se contiamo anche i vini IGT, che sono nati dopo, superano il 60%. Insomma, scommettendo sulla qualità a tutto tondo oggi produciamo molto di meno, ma il nostro vino vale molto di più e la sua notorietà e valore è riconosciuto in tutto il mondo.
Oggi il settore vitivinicolo ha davanti a sé una nuova sfida, quella dei cambiamenti climatici. Una sfida che modificherà profondamente le geografie viticole verso latitudini più alte o altitudini più elevate, i mercati e l’opinione pubblica orientati sempre più verso prodotti generati da processi chemical free. La recente protesta dei sindaci francesi contro la scelta del governo di non vietare più l’uso del glifosate nel 2021 è solo l’ultima conferma di questa tendenza. Una sfida che se presa per tempo può rappresentare, come già successo in passato, una occasione per rafforzare la competitività dell’intero settore.
Da qui l’idea di Fondazione Symbola e il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG di realizzare uno studio finalizzato a mappare le principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato per migliorare prodotti e processi produttivi della filiera vitivinicola nel segno della sostenibilità e quindi della qualità.
Un patrimonio informativo a disposizione del settore vitivinicolo made in Italy, a partire dal Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG che in collaborazione con Symbola ha individuato in questo lavoro le linee strategiche per un piano organico della sostenibilità. Un percorso che andrà a rafforzare le azioni già messe in campo dal Consorzio, tra i primi al mondo ad aver approvato ad esempio un provvedimento che prevede da quest’anno il divieto assoluto all’uso di erbicidi contenenti glifosate, facendo diventare così l’intera area della denominazione il più vasto territorio viticolo d’Europa libero da glifosate. Sostenibilità ma anche bellezza e difesa del paesaggio. Il Consorzio infatti, oltre a tante azioni e sperimentazioni messe in campo, è stato capofila dell’associazione che ha portato le Colline del Prosecco ad entrare nel 2019 nella lista del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Un traguardo importante che impone all’intera area produttiva scelte sempre più rigorose e rispettose dell’ambiente e del paesaggio.
Il documento indaga cinque dimensioni della sostenibilità: la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari, l’uso razionale delle risorse idriche nel processo vitivinicolo, la protezione delle caratteristiche chimico-fisiche del terreno, la riduzione di emissioni gas climalteranti e promozione di misure di efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili nel processo vitivinicolo, fino al recupero e riciclo dei materiali/scarti di produzione e promozione di packaging eco-compatibili.
Il Protocollo Viticolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG è un documento sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio volta a promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Lo scopo è quello di minimizzare l’impatto e il rischio dell’uso dei prodotti fitosanitari nei confronti dell’uomo e dell’ambiente.
Il quinto aggiornamento del Conegliano Valdobbiadene Dossier, raccolta di dati certi forniti da autorevoli fonti terze su tematiche sulle quali non si vuole lasciare ulteriore spazio al sentito dire ed alle fake news:
Il quarto aggiornamento del Conegliano Valdobbiadene Dossier, raccolta di dati certi forniti da autorevoli fonti terze su tematiche sulle quali non si vuole lasciare ulteriore spazio al sentito dire ed alle fake news:
Il Protocollo Viticolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG è un documento sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio volta a promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Lo scopo è quello di minimizzare l’impatto e il rischio dell’uso dei prodotti fitosanitari nei confronti dell’uomo e dell’ambiente.
Il Conegliano Valdobbiadene Dossier intende essere una prima raccolta di informazioni, dati e fonti che prevede periodici aggiornamenti sui seguenti temi:
– La superficie vitata nel Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore DOCG ha raggiunto la sua espansione massima.
– È di oltre il 30% la superficie boscata ricadente nel territorio di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
– Si vive meglio e più a lungo nella terra del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
– È concreto e documentabile l’impegno a salvaguardia dell’ambiente e il contenimento dell’impiego di fitofarmaci in vigna.
– L’agricoltura biologica è benvenuta e le produzioni si sviluppano in risposta alle richieste del mercato.
– La ricerca agronomica del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è al servizio della biodiversità.
– Le pubblicazioni edite dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG sono realizzate per favorire comportamenti agricoli più consapevoli.
– L’assistenza agronomica del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG promuove concretamente una migliore qualità del prodotto e una più attenta salvaguardia dell’ambiente.
– Dati ULSS sull’aspettativa di vita nel distretto di Pieve di Soligo
– Dati dell’Istituto di Ricerca SWG sulla percezione della realtà del Conegliano Valdobbiadene Prosecco presso la comunità locale
Integrazioni del 28 Giugno 2018:
Il Protocollo Viticolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG è un documento sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio volta a promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Lo scopo è quello di minimizzare l’impatto e il rischio dell’uso dei prodotti fitosanitari nei confronti dell’uomo e dell’ambiente
Il Protocollo Viticolo nasce dall’esigenza di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento nelle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi.
Un livello elevato di tutela dell’ambiente unito al miglioramento della qualità e del benessere di vita devono essere integrati nelle politiche del
territorio della Docg Conegliano Valdobbiadene e garantiti conformemente al principio di libertà di impresa e di sviluppo dell’area.
Tutte le informazioni contenute in questo documento sono riprese di volta in volta all’interno del Bollettino Agrometeorologico del Consorzio e degli altri enti di assistenza tecnica operanti nel territorio, Co.Di.Tv., Cecat e Cantine Sociali quali cardine e riferimento indispensabile per azioni di governo della difesa della vite che riprendano i canoni della lotta integrata e che rispondano alle contingenze dell’annata viticola.
Il Protocollo Viticolo della DOCG Conegliano Valdobbiadene è un documento sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio volto a promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Le linee guida per una gestione avanzata della difesa integrata della vite in esso contenute riprendono i canoni della lotta guidata/ragionata secondo le LTDI della Regione Veneto e sulla base degli indirizzi normativi dettati dal D.Lgs 150/2012, in particolare dal PAN e suoi dectreti applicativi recepiti dai comuni della DOCG. Lo scopo è quello di minimizzare l’impatto ed il rischio dell’uso dei prodotti fitosanitari nei confronti dell’uomo e dell’ambiente.
Innovazioni nella difesa della vite per la riduzione dei trattamenti con prodotti fitosanitari
Ripristino della biodiversità delle popolazioni di lieviti autoctoni in vigneto nel Conegliano Valdobbiadene per una ecologia ecosostenibile che riduca l’uso di solfiti e di lieviti selezionati non autoctoni
Eliminazione dei trattamenti chimici comportanti residui in campo ed in cantina
Flora spontanea e microorganismi endofiti nel vigneto: sviluppo di un sistema agricolo che valorizzi e salvaguardi la biodiversità.