Il territorio conta. Ogni etichetta di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ce ne racconta una parte. Scopri da dove hanno origine tutte le tipologie di spumante:
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è uno spumante DOCG prodotto esclusivamente nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, a partire dal vitigno Glera, prodotto nei 15 comuni della Denominazione . La resa consentita è 13,5 t per ettaro e ogni cantina, miscelando sapientemente le uve provenienti dalle varie microzone del territorio, crea le cuvèe ambasciatrici della propria filosofia. Il Conegliano Valdobbiadene si può degustare nelle versioni Extra Brut, Brut, Extra Dry e Dry, che si distinguono per il residuo zuccherino.
Il termine "Rive" indica, nella parlata locale, le pendici delle colline scoscese che caratterizzano il territorio. Questa tipologia mette in luce le diverse espressioni del Conegliano Valdobbiadene, è ottenuta dai vigneti più ripidi e vocati con uve provenienti da un unico Comune o frazione di esso, per esaltare le caratteristiche che il territorio conferisce al vino. Nella denominazione sono presenti 43 rive, ed ognuna esprime una diversa peculiarità di suolo, esposizione e microclima. Nel Rive la produzione è di 13 t per ettaro, le uve vengono raccolte esclusivamente a mano e viene indicato in etichetta il millesimo.
Vertice qualitativo della denominazione, il Cartizze proviene da una sottozona disciplinata fin dal 1969 di soli 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Una perfetta combinazione tra microclima e terreni antichi. L'approccio olfattivo è caratterizzato da una complessità di profumi, che richiamano mela e pera, agrumi, l'intensità della pesca e dell'albicocca, toccando sentori di rosa, con note di mandorla nel retrogusto. Il sapore è armonico ed elegante, di grande morbidezza e freschezza, sostenuto da un perlage leggero e fine.
È il nome del tradizionale Prosecco a rifermentazione in bottiglia, anche chiamato nella parlata locale “col fondo” o "sur lie", la prima versione con le bollicine nata tra queste colline. I lieviti che danno il nome alla tipologia sono quelli ricaduti sul fondo della bottiglia, dove avviene la rifermentazione, secondo l’antico metodo di spumantizzazione oggi molto ricercato dai consumatori. Si presenta nella versione Brut nature ed è uno spumante fresco, torbido, con finissime bollicine. Rispetto al classico Prosecco Superiore le note di mela sono meno spiccate, mentre sono presenti sensazioni olfattive più ampie e complesse, sostenute dal classico sentore di crosta di pane dato dai lieviti.
In percentuali molto minori rispetto allo spumante, il Conegliano Valdobbiadene è prodotto anche nelle tipologie Frizzante e Tranquillo. In questo caso il termine Prosecco non è seguito dall'aggettivo Superiore.
Tipologia che prevede la seconda rifermentazione in autoclave, come lo spumante, ma con una pressione leggermente più bassa: il massimo può essere 2,5 bar, mentre per lo spumante il minimo è 3. Dopo un periodo di rifermentazione piuttosto breve, il risultato è un vino fresco e vivace, dalle bollicine meno impegnative, con caratteristiche di grande piacevolezza e bevibilità.
È la versione meno conosciuta, una vera nicchia. Si ottiene dai vigneti più fitti e poco produttivi, dove le uve vengono vendemmiate ben mature. Il colore è giallo paglierino delicato, i profumi sono di mela, pera, mandorla e miele di mille fiori.