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Storie  

Intervista a Matteo Ronfini per la rubrica social “People of Conegliano Valdobbiadene: I nuovi volti della denominazione”

Online sui canali social del Consorzio di Tutela, la rubrica ci accompagnerà fino a fine Novembre.
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Cinque protagonisti del Consorzio di Tutela raccontano il mondo della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG da molteplici punti di vista, spaziando fra le diverse professionalità, esperienze ed unicità di ciascuno, svelando il lato più umano della Denominazione.

Per rappresentare al meglio questa realtà e il ricambio generazionale che caratterizza molte aziende della Denominazione, sono stati intervistati due «nuovi volti», giovani ragazzi che con uno sguardo fresco raccontano la loro quotidianità e il loro ingresso in cantina e tre «icone» che, per esperienza e maturità, rappresentano al meglio la storia e l’heritage del nostro Consorzio di Tutela. Il fil rouge che lega le cinque persone protagoniste di questa rubrica è la passione per un territorio ed un vino: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

È proprio la voce fuoricampo dei protagonisti a guidare lo spettatore attraverso le storie di People of Conegliano Valdobbiadene e a scandire una serie di immagini che rappresentano, con un taglio fortemente emozionale e uno sguardo intimo sulla vita e le peculiarità di ciascuno, il rispettivo lavoro quotidiano e gli insegnamenti appresi nel tempo.

Oggi inauguriamo la rubrica #PeopleOfConeglianoValdobbiadene, insieme a Matteo, gestore di vigneti nell’azienda di famiglia, primo protagonista de “I nuovi volti della Denominazione”.

 

Qui di seguito l’intervista completa.

 

Raccontaci di cosa si occupa un responsabile vigneti nella Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

Sono Matteo Ronfini e mi occupo della gestione dei vigneti nell’azienda di famiglia. Questo ruolo consiste nella gestione della pianta dei vigneti stessi, dalla potatura invernale fino alla vendemmia dell’anno successivo, e comprende tutte le operazioni durante le varie stagioni – non ci si annoia mai – dallo sfalcio dell’erba, alla potatura, ai trattamenti, alla concimazione.”

 

Com’è è stato per te crescere e imparare potendo ammirare e praticare la vendemmia eroica, manuale e tradizionale, che contraddistingue la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco?

Mi ricordo quando ero piccolo, siccome volevo dare anche io una mano, i miei genitori mi avevano comprato una carriola piccola con cui vendemmiare, perché quella riuscivo a spingerla. Dopo, quando era l’ora di scaricare i grappoli, portavo la carriola vicino alla benna e i ragazzi che normalmente scaricavano i secchi vuotavano la mia carriola insieme alle altre uve e io continuavo a correre. Essendo cresciuto sempre a contatto con la viticoltura eroica e la vendemmia manuale, so la fatica che c’è nel lavorare su certe pendenze, a mano, senza la possibilità di arrivare col trattore, ma so anche che il sacrificio viene ripagato dalla soddisfazione di portare quel grappolo in bottiglia. La vendemmia eroica nel Conegliano Valdobbiadene è secondo me il compimento di un anno di fatica, ma riuscire a lavorare le rive, sapendo quali sono le difficoltà, rafforza ancora di più il legame che c’è tra la terra e il viticoltore.

 

Quali pensi siano le sfide attuali nella gestione del vigneto nella Denominazione Conegliano Valdobbiadene?

Secondo me una delle sfide attuali è appunto la difficoltà nell’andare a lavorare certi vigneti per le pendenze elevate di questo territorio e quindi trovare persone che riescono ad appassionarsi ad un lavoro faticoso come questo, a discapito della comodità, dell’aria condizionata, della radio e probabilmente anche della guida satellitare. Ricordo che una volta un professore del Cerletti diceva che i giovani non erano disposti a lavorare sulle rive “perché la tera l’è par tera” e quindi è necessario abbassarsi e sporcarsi le mani per portare a casa risultati e soddisfazioni.”

 

Domanda a bruciapelo. Secondo te come si fa un vino di qualità?

“Rispetto alla qualità di un vino prodotto tra le colline di Conegliano Valdobbiadene esistono, a mio parere, due filoni di pensiero, in cui mi riconosco: la qualità nella purezza del vigneto, rappresentata per esempio dalla tipologia rive, in cui da disciplinare di produzione le uve vengono raccolte in un determinato appezzamento della Denominazione, chiamato appunto riva di cui se ne contano 43. Oppure la qualità si può ricercare nella diversità andando volontariamente a scegliere diverse porzioni di vigneti per creare una cuvée perfetta.

Noi abbiamo poi la fortuna e la possibilità di avere delle vasche piccole che ci consentono di vinificare singolarmente determinati vigneti e quindi di rappresentarne al meglio l’espressività in bottiglia. Possedere vigneti in diverse zone della Denominazione è quindi una scelta saggia, che già i nostri vecchi avevano iniziato a fare, perché ci permette di esprimere la complessità e l’eterogeneità dei suoli e dei microclimi presenti in queste colline.

È quindi fondamentale, per decidere quale tipologia di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG produrre, conoscere la propria terra e i propri vigneti proprio perché per fare un buon vino è necessario lavorare bene anche in vigneto.”

 

Abbiamo quasi finito, ultima domanda. Quanto è importante secondo te incontrare il gusto del consumatore?

“Ricordo che quando ero piccolo e mio papà aveva iniziato ad imbottigliare andava per lo più la tipologia Extra Dry. Negli ultimi 7-8 anni, invece, c’è stato uno switch da dosaggi un po’ più elevati a tipologie più secche come il Brut o l’Extra Brut. La scelta del dosaggio però non è e non deve essere solo una risposta ad un trend, ma deve rispecchiare le caratteristiche del vigneto, che vengono studiate appositamente con approfondite analisi chimiche ed organolettiche.”

 

Se ti è piaciuta questa storia trovi un estratto della video intervista a Matteo Ronfini nei canali social del nostro Consorzio di Tutela. Continua a seguirci per scoprire tutti i protagonisti e le protagoniste della rubrica People of Conegliano Valdobbiadene online ogni due venerdì a partire dal 15 settembre.

 

Guarda qui il reel!