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Storie  

Intervista a Adriano Dal Bianco per la rubrica social “People of Conegliano Valdobbiadene: Le icone della denominazione”

Online sui canali social del Consorzio di Tutela, la rubrica ci accompagnerà fino a fine Novembre.
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Cinque protagonisti del Consorzio di Tutela raccontano il mondo della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG da molteplici punti di vista, spaziando fra le diverse professionalità, esperienze ed unicità di ciascuno, svelando il lato più umano della Denominazione.

Per rappresentare al meglio questa realtà e il ricambio generazionale che caratterizza molte aziende della Denominazione, sono stati intervistati due «nuovi volti», giovani ragazzi e ragazze che con uno sguardo fresco raccontano la loro quotidianità e il loro ingresso in cantina e tre «icone» che, per esperienza e maturità, rappresentano al meglio la storia e l’heritage del nostro Consorzio di Tutela. Il fil rouge che lega le cinque persone protagoniste di questa rubrica è la passione per un territorio ed un vino: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

È proprio la voce fuoricampo dei protagonisti a guidare lo spettatore attraverso le storie di People of Conegliano Valdobbiadene e a scandire una serie di immagini che rappresentano, con un taglio fortemente emozionale e uno sguardo intimo sulla vita e le peculiarità di ciascuno, il rispettivo lavoro quotidiano e gli insegnamenti appresi nel tempo.

Oggi la rubrica #PeopleOfConeglianoValdobbiadene continua, insieme a Adriano Dal Bianco, enologo e titolare nell’azienda di famiglia, protagonista de “Le icone della Denominazione”.

Qui di seguito l’intervista completa.

Uno dei valori fondamentali della sua azienda è la centralità della famiglia, ci spieghi come questo valore sia stato importante nel successo aziendale e nel panorama del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG?

Sono Adriano Dal Bianco, enologo della cantina di famiglia che ha una lunga tradizione nella produzione vinicola. L’Azienda è stata fondata nel 1946 e dal 1980 ci siamo specializzati nella produzione di spumanti nella zona di Conegliano Valdobbiadene DOCG. Da sempre la forza della Famiglia Dal Bianco risiede nella continuità, nell’identità, nella dedizione alle tradizioni della zona e ai valori stessi di famiglia. Grazie a tutto questo siamo in grado di prendere le decisioni fondamentali per una buona gestione dell’Azienda in modo veloce.

Giunti alla terza generazione, nel corso degli anni abbiamo espanso il nostro vigneto, specialmente nella zona di Conegliano Valdobbiadene, diventando una delle principali aziende in termini di estensione di terreno per ettaro. Abbiamo sempre avuto fiducia in questo territorio e nel vino che produciamo, promuovendolo sia in Italia che all’estero.

Al momento, concentriamo i nostri sforzi principalmente nei mercati internazionali, essendo presenti in oltre 50 paesi. La forza della famiglia sta nella dedizione totale a questa attività, lavorando instancabilmente per garantire la qualità del prodotto. Questa dedizione costante è il nostro punto di forza.”

Come si è evoluto il suo ruolo all’interno dell’azienda?

“Il mio legame con la cantina è radicato fin dai tempi delle elementari, quando aiutavo in famiglia, tanto che potrei dire di essere “nato in cantina.”. Era divertente, ma anche una fonte di reddito importante. Dopo aver conseguito il diploma alla Scuola Enologica Cerletti di Conegliano, una delle prime scuole al mondo dedicate a questa disciplina, ho svolto alcune brevi esperienze in cantine esterne per acquisire esperienza. Una volta tornato a lavorare nell’azienda di famiglia, ho studiato con passione e ho continuato ad applicare ciò che ho imparato nel corso degli anni. Inoltre, come Enologo ho condotto esperimenti, prove e ricerche con il supporto della scuola enologica e del mondo accademico. Abbiamo poi iniziato a sviluppare il settore delle vendite, espandendo i nostri orizzonti verso mercati esteri. Negli anni ’90, abbiamo acquisito terreni e vigneti nella zona di Conegliano, nel cuore del Conegliano Valdobbiadene, inizialmente classificato come DOC, ma ora come DOCG. Abbiamo anche costruito una nuova cantina per la vinificazione in zona collinare a Conegliano, dove elaboriamo tutte le uve destinate ai nostri prodotti.

Al di là della tecnica, ritengo che la passione sia fondamentale in questo lavoro; senza di essa, è difficile lavorare con soddisfazione per tanti anni. Nonostante la mia età – dovrei essere in pensione, ma sono ancora qui – poiché ho la forza e la volontà di continuare. Questa scelta è motivata anche dal desiderio di dare un aiuto ai miei figli, che stanno seguendo il proprio percorso. Le sfide che affrontano oggi sono diverse da quelle che ho affrontato io. Io provengo da una tradizione prevalentemente legata alla produzione e alla conoscenza del territorio, dei vigneti e della cantina. Oggi, invece, la commercializzazione e la capacità di presentarsi al mondo sono altrettanto importanti. Ciò richiede conoscenze che, ai miei tempi, non erano così rilevanti.”

 

Secondo la sua esperienza, quali aspetti della tradizione sono stati tramandati alle nuove generazioni nonostante l’innovazione e l’evoluzione dell’industria vinicola?

“Nel passaggio generazionale, i miei figli sono particolarmente coinvolti nella commercializzazione e nel marketing, sia a livello nazionale che internazionale. Anche se non sono sempre presenti in cantina intesa come reparto di vinificazione, hanno una conoscenza totale del processo produttivo. In passato, con soli due dipendenti, mi sono dovuto occupare di molte cose, mentre ora con 38 dipendenti il lavoro dei miei figli è più specializzato. Ognuno è esperto nella propria area, dal marketing alle vendite, fino alla cantina e ai vigneti. È una gestione più strutturata e consapevole.

L’azienda è cresciuta notevolmente e i miei figli non possono ripetere tutto ciò che ho fatto io come Enologo, ma seguono con attenzione i principali processi, in particolare la produzione dei vini. Sono consapevoli dell’impegno richiesto con l’obiettivo di continuare la tradizione di qualità della Famiglia Dal Bianco con un occhio sempre attento all’innovazione.