Vinitaly 2025: riflettori sul Conegliano Valdobbiadene
Uno sguardo all’ultima edizione della fiera veronese, che si conferma appuntamento leader nel panorama enologico, con il racconto degli eventi consortili e il commento delle cantine presenti

La grande vetrina internazionale di Vinitaly si è confermata anche quest’anno come evento esclusivo per il Consorzio di Tutela per promuovere il territorio, i propri vini e illustrare le ultime novità in arrivo.
Alla 57ª edizione di Vinitaly, svoltasi a Verona dal 6 al 9 aprile, si sono presentate nello stand consortile anche dieci aziende, con degustazione di 200 etichette per far scoprire agli ospiti tutte le sfumature del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
I numeri della fiera veronese testimoniano il suo ruolo di evento leader nel panorama enologico mondiale: oltre 97.000 visitatori hanno affollato i 18 padiglioni, con più di 4.000 espositori. Particolarmente significativa la presenza internazionale, con oltre 32.000 buyer da 130 nazioni (+7% sull’anno precedente). Mercati chiave come USA (+5%), Germania (+5%) e Regno Unito (+30%) hanno mostrato forte crescita, affiancati da ottimi riscontri da Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e Giappone.
L’edizione ha visto il debutto di “Vinitaly Tourism” per promuovere l’enoturismo. Anche il fuori-salone “Vinitaly and the City” ha visto confermato l’interesse del pubblico. A questo format il Consorzio ha partecipato con il wine talk “Conegliano Valdobbiadene, extra–ordinary young”, condotto da Sissi Baratella, in cui i produttori dello Young Club hanno raccontato il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore di Riva in Riva nel suo dosaggio extra dry.
I PRODUTTORI
Positivo anche il riscontro delle aziende della Denominazione presenti, come raccontano Sara, Umberto e Giuseppe della cantina Marchiori di Farra di Soligo: “Vinitaly si conferma una fiera strategica e per noi è anche cruciale per fare il punto sullo stato dell’arte e interpretare gli scenari futuri. Quest’anno più che mai abbiamo respirato l’internazionalità dell’evento, è davvero una grande piattaforma di business, un luogo di incontro e relazione. Una spinta sicuramente importante viene dai mercati dell’est Europa, che ci hanno stupito per conoscenza dei vini e intraprendenza”.
Che confermano anche i passi avanti fatti nel riconoscimento della Denominazione: “Per assurdo, per noi è molto più semplice raccontare il Conegliano Valdobbiadene DOCG all’estero che in Italia. Dall’anno zero del marketing ad oggi sono stati riempiti molti calici e spese molte parole per comunicare e consolidare la superiorità del Conegliano Valdobbiadene DOCG. Il percorso di riconoscibilità è sicuramente complesso e in salita ma una parte di pubblico internazionale che si approccia al vino con spirito di ricerca e voglia di valori sostanziali, supera lo scoglio conoscitivo e apprezza il frutto delle nostre colline e del nostro lavoro, comprende le diversità e gli argomenti della qualità superiore senza fermarsi troppo all’aspetto meramente economico. Oltre agli asset della storia, della vocazione, del lavoro manuale, dobbiamo confermare come la nomina UNESCO abbia aumentato la visibilità della zona, la reputazione e l’immagine del territorio”.
Per Gregorio Bortolin, titolare della cantina Ca’ Salina, alla quarta partecipazione alla fiera, Vinitaly riveste una grande importanza soprattutto per consolidare la presenza dell’azienda nel mercato italiano ed in quelli dei paesi dell’Est Europa: “Quest’anno abbiamo voluto essere presenti sia al ProWein di Düsseldorf che al Vinitaly e siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti in entrambe le fiere, che rappresentano per noi mercati importanti come quelli di lingua tedesca. Credo sia sempre importante anche la partecipazione collettiva delle aziende nello stand consortile, sia perché dà la percezione di un’unione di intenti, ma anche perché aiuta a comunicare meglio l’identità territoriale. Io ho sempre creduto molto nello sviluppo enoturistico delle cantine, tanto da essere stato uno dei primi a portarlo avanti con forza, e credo che occasioni come queste siano perfette non solo per promuovere i nostri vini ma anche la bellezza del nostro territorio. E credo che su questo il Consorzio stia facendo molto”.
GLI EVENTI
Tanti gli appuntamenti che hanno messo al centro dell’attenzione a Vinitaly il Conegliano Valdobbiadene DOCG, tra masterclass guidate dedicate alle Rive, alla tipologia Sui Lieviti sino ad un gemellaggio particolare con i Bianchi di Pantelleria che hanno incuriosito i molti wine-lovers presenti, al racconto della viticoltura delle colline UNESCO, grazie alla presentazione del libro “Viticoltura storica ed eroica. I paesaggi rurali storici d’Italia” insieme agli autori Mauro Agnoletti, Federica Romano e Sonia Torretta, edita da Edagricole.
Ma l’evento clou è stato senza dubbio la presentazione dell’etichetta celebrativa in edizione limitata dedicata alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, di cui il Consorzio è sostenitore per il secondo anno consecutivo. L’etichetta, dal titolo, “La compagnia delle stelle”, firmata da Mimicoco, ha tra i suoi elementi grafici gondolieri, telecamere e, naturalmente, le stelle del cinema, e celebra il legame tra le bollicine, il territorio e il cinema.
All’evento erano presenti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG Franco Adami, l’attore e ambassador della Denominazione Giorgio Pasotti e diversi content creators, come la bravissima illustratrice Mery Saporito. Durante l’evento, inoltre, lo Chef Tino Vettorello ha presentato il piatto “L’ostrica in bolla”, creato per l’occasione e, come ha sottolineato lo stesso Chef, per “raccontare l’emozione del cinema attraverso i sapori”, in linea con la sua filosofia che lega cucina e narrazione.
L’appuntamento è stato moderato da Eleonora Cozzella, direttrice de Il Gusto.
Vinitaly 2025 si è quindi dimostrata non solo una vetrina commerciale di successo, ma anche un momento di riflessione sulla valorizzazione del territorio unico delle colline del Conegliano Valdobbiadene, tra celebrazioni culturali e strategie per il futuro.