Prosecco.it — Conegliano Valdobbiadene DOCG

Vendemmia 2024, i dati del rapporto tecnico

Nonostante diversi stress durante la fase di maturazione, dovute alla pioggia e al caldo, le uve mantengono zuccheri nella media e una soddisfacente acidità
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L’annata 2024 si è distinta per un andamento climatico eterogeneo caratterizzato da un numero considerevole di eventi piovosi già a partire dalla seconda metà del mese di aprile e che si sono protratti fino a metà giugno, seguito poi a luglio e agosto da alte temperature che hanno costantemente caratterizzato il periodo, sfiorando anche momenti di carenza idrica. Due fasi climatiche quindi nettamente contrapposte. Questo contesto ha influito notevolmente sullo sviluppo fenologico della vite allungando le varie fasi (vedi fioritura molto scalare) ed inoltre ha messo a dura prova i vigneti del Conegliano Valdobbiadene non solo per la maggior pressione delle fitopatie, comunque sapientemente controllate, ma anche per le maggior sollecitazioni ricevute dal territorio stesso (ad esempio, i numerosi smottamenti).

Quella appena conclusa è stata quindi un’annata non facile per il viticoltore, ma anche per la vite. Basti pensare che un altro fenomeno meteorologico che ha caratterizzato l’annata e che ha impattato sulla pianta sono state le “notti tropicali” ovvero notti che hanno superato i 20°C. Queste temperature notturne hanno portato ad una rapida degradazione acida delle uve.

Il monitoraggio delle stesse prelevate in diverse località della Denominazione ha suggerito di attendere comunque il rientro delle temperature su valori normali, cosa avvenuta verso il 10 di settembre quando soprattutto le minime notturne sono scese al di sotto dei 16/17° C.

La vendemmia, per i suddetti motivi, è iniziata quindi con un ritardo di circa 5 giorni rispetto allo scorso anno e in particolare per la zona di Conegliano ha avuto inizio a metà settembre, mentre per la zona di Valdobbiadene si è dovuto aspettare la terza decade del mese. Sotto l’aspetto qualitativo, le uve hanno beneficiato degli shock termici notte/dì acquisendo una gradevolezza aromatica e un miglior equilibrio tra zuccheri e acidi.  È quindi proprio il caso di sottolineare che il mese di settembre 2024 sarà ricordato per aver ricondotto la maturazione del Glera su una strada che sembrava persa e che invece ha ricomposto e arricchito l’acino dei suoi composti e valori primari. 

Andamento meteo della stazione Conegliano e di Valdobbiadene dal 1/1 al 30/09