Valore, produzione e occupazione
Nel 2014 incremento del 2% nel totale degli addetti con un 12,9% in più di giovani
Crescono valore, produzione e occupazione nell’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Il nuovo Rapporto Economico del Centro Studi di Distretto, presentato oggi presso l’Auditorium di Villa Brandolini a Pieve di Soligo, evidenzia un + 2% nel totale degli addetti rispetto al 2013, una crescita in termini percentuali pari a 5 volte quella registrata a livello nazionale nello stesso periodo (+0,4% secondo l’Istat). Tra gli intervenuti, accanto al Presidente Innocente Nardi e ai numerosi relatori, anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. <<L’importanza delle denominazioni del Prosecco, in primis quella di Conegliano Valdobbiadene, è innegabile. – Ha affermato il presidente Zaia. – Ora però è necessario un ulteriore salto di qualità: aumentare la professionalità dell’approccio per gestire il mercato ed evitare oscillazioni del valore. In questo senso, ritengo fondamentale il tema del capitale umano, scelto come argomento della giornata di oggi, perché fornisce gli strumenti per gestire lo straordinario successo. Oggi dobbiamo porci un obiettivo di lungo termine e, in questo senso, il riconoscimento a Patrimonio Unesco è strategico perchè significherebbe entrare nel gotha delle eccellenze mondiali.>>
Proprio puntare sulla crescita di professionalità e sull’aumento delle risorse umane, è ciò che caratterizza l’area del Prosecco Superiore. Sempre dai dati del Centro Studi si stima che nelle diverse fasi della produzione, nella commercializzazione e nei servizi di accoglienza, operino, in modo stabile, 5.401 lavoratori nelle imprese del Distretto. Un risultato che va di pari passo con l’aumento del valore della produzione, che nel 2014 ha toccato quota 403,6 milioni di euro per un totale di 79,2 milioni di bottiglie, segnalando un +11,5% a valore e un +9,3% a volume.
Non è un caso, dunque, che l’incontro di presentazione del Rapporto Economico si intitolasse “Il capitale umano. Un valore per la denominazione”. Proprio l’occupazione è uno dei temi centrali del nuovo volume del Centro Studi. Rilevante, in particolare, il dato relativo agli under 40. Nel 2014, il numero di giovani attivi nelle case spumantistiche del Conegliano Valdobbiadene Docg è cresciuto del 12,9% rispetto al 2013 (865 unità, mediamente corrispondenti a 4,7 giovani per azienda). Si assiste a un vero e proprio “ritorno alla terra”: i giovani, infatti, sono il 37,2% del totale degli addetti impegnati in vigneto e un quarto dello staff tecnico presente in cantina.
Il cambio generazionale riguarda però soprattutto i ruoli amministrativi e commerciali, dove le nuove leve rappresentano quasi il 60% del totale, e gli uffici export, dove gli under 40 raggiungono una quota pari al 33,8%.
<<La nostra denominazione investe da sempre nel capitale umano, a tutti i livelli della filiera produttiva – afferma il presidente Innocente Nardi, -. Il cambio generazionale segnato dalla crescita dell’occupazione giovanile è un dato in controtendenza rispetto allo scenario della crisi economica mondiale e ha contribuito, con l’apporto di visioni moderne e innovative, a dare dinamicità a una denominazione in costante crescita dentro e fuori dai confini nazionali, grazie anche alla presenza dei giovani in quelli che sono ruoli chiave: addetti al vigneto, direttori commerciali e quadri imprenditoriali. Figure che sono garanzia di qualità ad ogni livello e che si dimostrano sempre più sensibili a uno sviluppo sostenibile>>.
A confermare tutto questo sono proprio i numeri del Rapporto Economico del Centro Studi di Distretto Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, presentato il 12 dicembre, con gli interventi di Vasco Boatto, direttore del C.I.R.V.E. e responsabile Centro Studi di Distretto; Simonetta Melis, Client Service Senior Manager di IRI, che ha analizzato l’andamento del mercato italiano nel canale moderno; Eugenio Pomarici, Prof. Associato Università studi Padova, che ha trattato il tema “I giovani nella DOCG: una presenza che cresce”; Sergio Remi, Ricercatore Senior Consorzio A.A.Ster , che ha analizzato “ Giovani nella DOCG: creare valore, creare futuro” .
ITALIA E HORECA -Relativamente alla tipologia spumante (che rappresenta il 95% del totale) il mercato italiano ha registrato un valore delle vendite alla produzione pari a 222,6 milioni di euro, relativo un volume di 41,5 milioni di bottiglie. A dimostrare come il Conegliano Valdobbiadene sappia soddisfare le richieste degli operatori del settore, ristoratori ed enotecari in primis, interessati ad offrire un vino “Superiore” di grande versatilità, sono i dati Ho.Re.Ca. a livello nazionale del Prosecco Superiore Spumante che, con 70,5 milioni di euro, ha segnato un +14,8% a valore rispetto al 2013; una vera e propria inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni.
EXPORT – Nel corso del 2014, le esportazioni mondiali dello Spumante Docg di Conegliano Valdobbiadene hanno mostrato un ulteriore e significativo progresso delle performance nei mercati esteri, con una produzione stimabile in 146,5 milioni di euro e 31,9 milioni di bottiglie. Su base annua, il mercato internazionale ha assorbito un +10,8% a valore e un +11,9% a volume rispetto al 2013.
Il mercato europeo si è fortemente rafforzato quale prima area di riferimento nelle esportazioni del Prosecco Superiore Spumante, con un volume d’affari pari a 119,6 milioni di euro (+13,9% a valore). In testa vi è la Germania con un volume d’affari pari a 32,8 milioni di euro (+10,8% a valore), seguono la Svizzera con 28,2 milioni di euro e il Regno Unito con 25 milioni di euro (+11,5% a valore rispetto al 2013).
Anche nei Paesi extra europei, lo spumante Docg prodotto sulle colline che si estendono tra Conegliano e Valdobbiadene ha denotato un aumento dell’export, raggiungendo un valore delle vendite pari a 26,9 milioni di euro, corrispettivo a un volume di 5,6 milioni di bottiglie. Rispetto al 2013, il consolidamento del mercato extra europeo è contrassegnato dall’aumento del valore della produzione (+4,1%). Con questi cambiamenti, il progresso delle vendite di lungo termine si è più che triplicato, segnalando un +209% in volume rispetto al 2003. Per le imprese della Docg, il mercato statunitense costituisce il quarto mercato di esportazione con un valore alla produzione pari a 11,7 milioni di euro corrispondente a 2,6 milioni di bottiglie (si evidenza un trend di crescita della quota di mercato nel lungo periodo, segnalando un +263% rispetto al 2003).
Investimento nel capitale umano e crescita dell’export vanno di pari passo anche grazie alla formazione che il Consorzio di Tutela opera con i propri partner oltre confine, grazie a seminari e incontri che hanno interessato i mercati di riferimento come Usa e Svizzera ma anche quelli in via di espansione come la Cina.
Il Rapporto Economico del Centro Studi di Distretto è scaricabile qui