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Novità  

Stampare con le proprie mani le “parole del paesaggio”

Un giorno alla Tipoteca di Cornuda con i ragazzi del liceo e i testi di Cecchinel, Comisso e Zanzotto
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Che cos’è il paesaggio se non il modo di riunire in un unico sguardo i frammenti di realtà che si offrono di volta in volta ai nostri occhi? Più questa realtà è complessa, profonda, segnata dal passato e dal futuro, e più difficile è sfuggire alla banalità di una visione ricevuta ed estetizzante che si accontenta di ciò che vede nella cartolina.

Con lo scopo di approfondire il rapporto con l’ambiente che ci circonda, e di sensibilizzare le nuove generazioni ad una lettura critica e consapevole del “paesaggio culturale” in cui vivono, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco, con la collaborazione di Fondazione Pordenonelegge.it, ha avviato nell’anno scolastico 2017-2018 un progetto legato al paesaggio che ha coinvolto tre istituti scolastici dell’area, affrontando la tematica da vari punti di vista, stimolando riflessione e dialogo.

Partendo da questi input, le classi e i docenti sono stati chiamati ad avviare un itinerario che porti approfondimento del tema e infine a circoscrivere mediante un proprio lavoro i risultati raggiunti in termini di conoscenza e di coscienza del presente.

Sono state le parole, le allitterazioni, le immagini poetiche evocate dai testi di autori veneti come Cecchinel, Comisso, Zanzotto, ad accendere la curiosità della classe 3^A del Liceo Scientifico Marcantonio Flaminio di Vittorio Veneto, la cui risposta al progetto ha visto la selezione di alcuni brani sul paesaggio e la realizzazione, attraverso dei workshop alla Tipoteca di Cornuda, di materiali stampati, a mano, dagli alunni stessi.

Tipoteca è uno spazio espositivo e educativo che offre ai suoi visitatori l’occasione di scoprire e sperimentare la bellezza dell’arte tipografica. Questo tipo di attività educative sono orientate alla comprensione dell’arte della stampa, e gli strumenti usati sono quelli originali del tipografo:  torchi a mano, caratteri mobili di lega e legno, casse tipografiche e compositoi.

Gli studenti hanno quindi iniziato a comporre i testi scelti, apprendendo attraverso il fare, usando le proprie mani, per stampare su manifesti e libricini le parole del paesaggio. Un lavoro lento, che necessità attenzione ai dettagli e know how, e che è stato solo un piccolo passo all’interno di un percorso lungo ed emozionante per il coinvolgimento delle nuove generazioni nella lettura del loro paesaggio, e quindi nella progettazione consapevole del loro futuro.