Prosecco.it — Conegliano Valdobbiadene DOCG

Storie  

Romantiche colline

I luoghi della Denominazione che hanno ospitato alcune location di film a tema sentimentale
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“Se la vedi ti innamori”. Era questo lo slogan lanciato negli anni Novanta per la promozione turistica della Provincia di Treviso. Ma che può adattarsi perfettamente anche alle colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio UNESCO. I suoi paesaggi ricamati di vigneti in pendenza, gli scorci nascosti dei suoi borghi, le antiche chiesette arroccate come guardiani in cima ai colli, la ricchezza di itinerari immersi tra natura e storia sono immagini che anche al visitatore più distratto aprono il cuore. Non è quindi per caso se tutti i film più importanti girati sul territorio del Conegliano Valdobbiadene abbiano come tema comune l’amore e i sentimenti. Non solo nella trama, ma anche nel titolo. A sancire come questo territorio tocchi direttamente le corde emotive più profonde, quelle del cuore. Ad aprire il nostro viaggio nel cinema romantico ambientato nelle colline è un film particolare, “Mogliamante” del 1977 diretto da Marco Vicario, al suo ottavo film, su soggetto di Rodolfo Sonego. È la storia del rapporto tormentato tra un commerciante di vini con simpatie anarco-socialiste e la moglie, tra incroci di tradimenti del primo e desideri di emancipazione e libertà (anche sessuale) della seconda. I due protagonisti sono intrepretati da Marcello Mastroianni e Laura Antonelli, sullo sfondo di una piccola cittadina veneta, che è poi il borgo di Cison di Valmarino, ritenuta location ideale per quelle sue atmosfere antiche di inizio secolo, periodo in cui il film è ambientato. Di scarso successo in Italia, venne invece acclamato all’estero (tanto che ne venne fatto un remake negli Stati Uniti). Una piccola parentesi la merita lo sceneggiatore del film, il bellunese Rodolfo Sonego, uno dei padri della commedia all’italiana assieme a registi del calibro di Roberto Rossellini, Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Comencini e Vittorio De Sica. Legato a doppio filo con la carriera del grande Alberto Sordi, di cui scrisse ben 44 film.

Sonego, infatti, era talmente innamorato di questi luoghi che sceglierà una villa di campagna a Borgo Anese, località di San Pietro di Feletto, come buen retiro al termine della carriera, frequentata negli anni Ottanta da moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, da Fellini a Mastroianni. In occasione dei cento anni della nascita, il comune ha anche organizzato il progetto RodolfoSonego100, con mostre e incontri, e parallelamente è stato istituito un riconoscimento, il “Premio Rodolfo Sonego” che il LagoFilmFest dedica ogni anno ai migliori giovani sceneggiatori. Ci spostiamo verso Vittorio Veneto dove vennero girate alcune delle scene più importanti di “Amare per sempre”, film del 1996 diretto dal regista inglese Richard Attenborough, con Sandra Bullock e Chris O’Donnell. Girato tra Venezia, Bassano del Grappa e appunto Vittorio Veneto, il film rievoca i tempi della Grande Guerra, e narra di quando l’allora diciottenne Ernest Hemingway decise di arruolarsi come volontario sul fronte italiano. Il futuro scrittore, ferito gravemente durante una battaglia, viene affidato alle cure della bella infermiera Agnes von Kurowsky, di qualche anno più grande di lui. Tra loro si sviluppa un’amicizia profonda che si trasforma in amore, sentimento che sarà poi rievoca – to da Hemingway nel suo romanzo capolavoro “Addio alle armi”. Molte delle scene hanno come cornice le vie del centro storico di Serravalle, l’ex ospedale (all’epoca non ancora ristrutturato) e la passeggiata sul lungofiume del Meschio. Sentimenti e atmosfere più moderne sono quelli del film “Dieci inverni”, opera prima di Valerio Mieli del 2009. Il film parte da Venezia nell’inverno del 1999 e racconta il rapporto tra Camilla (Isabella Ragonese) e Silvestro (Michele Riondino), entrambi diciottenni, attraverso dieci anni del loro rapporto, tra distacchi e riconciliazioni, sempre in ambientazione invernale tra la laguna veneziana, Mosca e il territorio del Conegliano Valdobbiadene, fino al lieto fine. La location scelta per le scene dove Camilla ritorna a casa della fattoria dei genitori è Zuel di Qua, piccola frazione di Cison di Valmarino. Presentato alla Biennale del Cinema di Venezia, “Dieci inverni” ebbe anche il sostegno del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco. Una piccola curiosità: per omaggiare il film venne presentato un originale cocktail a base di Conegliano Valdobbiadene Pro – secco Superiore DOCG e Vodka, i due prodotti simbolo dei territori in cui il film è stato girato, il Veneto e Mosca. Ultima location è quella della Piazza Cima di Conegliano, dove sono state girate alcune scene di “L’amore necessario” , film di Fabio Carpi del 1991 con Marie-Christine Barrault e Ben Kingsley, che racconta la crisi di coppia di due coniugi di lungo corso – ispirandosi a rapporto reale fra Jean-Paul Sartre e Simon de Beauvoir – che dopo aver fatto la conoscenza con una giovane coppia d’innamorati, e invidio – si della loro purezza, decidono di escogitare un piano per rovinarla, ma che si trasformerà presto in un boomerang. Una chiusura del cerchio del nostro racconto che sottolinea come, quando si raccontano i sentimenti amorosi più puri, si debba anche convivere con sentimenti opposti come la gelosia e il rancore.

 

Articolo originariamente pubblicato sulla rivista Visit Conegliano Valdobbiadene Autunno Inverno Speciale Biennale Cinema 2024. L’intero numero è disponibile qui.