Respiro internazionale al Conegliano Valdobbiadene Festival
In arrivo opinion leader del panorama enologico internazionale. Un’iniziativa organizzata in collaborazione con Ian D’Agata.
Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco, nell’ambito delle iniziative che celebrano i Cinquant’anni della Denominazione, ospiterà 15 opinion leader internazionali, operatori e giornalisti, che verranno a visitare le colline di Conegliano Valdobbiadene, candidate a Patrimonio Unesco, dal 19 al 22 maggio 2019. Sarà un’occasione per avvicinare alla Denominazione importanti nomi del settore horeca internazionale ed approfondire le sue diverse sfaccettature.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con Ian D’Agata, Senior Editor di Vinous e autore del premiato volume Native Grapes of Italy, dedicato ai vitigni italiani. Diversi i Paesi di provenienza degli ospiti, in particolare Usa, Canada, Hong Kong, Germania, Svizzera, Uk, ovvero i mercati principali di esportazione del Prosecco Superiore.
Come dimostrano i dati del 2018, il successo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore si consolida, oltre che nel territorio nazionale (+6,3% a volume e + 12,2% a valore), anche attraverso il raggiungimento di nuovi mercati o l’ampliamento di alcuni di essi.
“Lo stato di salute della Denominazione si evince anche dalla vivacità con cui affronta i nuovi mercati. Le nuove frontiere del successo per il Conegliano Valdobbiadene sono: Cina e Hong Kong (+36,6% a volume e 57% a valore); Australia e Nuova Zelanda (+18,5% a volume e l’equivalente a valore); Federazione Russa (+14,8% a volume e 17,2% a valore). I risultati che abbiamo presentato a Vinitaly 2019 confermano che la strada della qualità che abbiamo tracciato e stiamo percorrendo ci conduce al traguardo” dichiara Innocente Nardi Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG “In generale la crescita del valore delle nostre amate bollicine è la risposta che ci aspettavamo al lungo e impegnativo lavoro per promuovere l’eccellenza di un prodotto che ha origine in un territorio piccolo e impervio, dove la difficoltà tra i filari è compensata dal saper fare e dalla passione di ognuno dei viticoltori”.