Prosecco.it — Conegliano Valdobbiadene DOCG

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Quando le eccellenze s’incontrano a Venezia.

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Continua il percorso di valorizzazione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG attraverso la cultura e approda a Venezia, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Il Consorzio di Tutela sarà fornitore ufficiale dei cocktail nei giorni di pre–apertura della Mostra, nel corso dei quali ai vari eventi in programma il Conegliano Valdobbiadene sarà servito ai numerosi partecipanti.

L’attenzione per la promozione della cultura italiana è da sempre un asset del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: “Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo alle molteplici forme che assume la bellezza in Italia” dichiara la Presidente del Consorzio Elvira Bortolomiol e conclude: “Ci piace cogliere la sintonia tra il lavoro dei nostri viticoltori e quello degli artisti e architetti, entrambi danno forma ai luoghi e il loro lavoro è il risultato del talento unito all’impegno appassionato e alla dedizione quotidiana. Anche la produzione del nostro vino, in fondo, è espressione dell’arte italiana di fare bollicine”.

Quattro saranno gli appuntamenti che caratterizzeranno questo importante appuntamento a Ca’ Giustinian, sede storica della Biennale: dal 17 al 19 maggio gli ospiti potranno trascorrere il momento dell’Aperitivo in Terrazza degustando il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, mentre il 20 maggio, a seguito della cerimonia di inaugurazione e premiazione, tutti gli ospiti saranno invitati a un brindisi per festeggiare i vincitori.

La zona del Conegliano Valdobbiadene, racchiusa nei 15 Comuni della Denominazione, è da sempre fonte di ispirazione per il lavoro sapiente e appassionato dei viticolturi che nel corso del tempo hanno saputo ricamare questo territorio unico al mondo. La collaborazione con la Biennale di Venezia offre l’opportunità di sottolineare ancora una volta la maestria che nasce da questo territorio straordinario oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma soprattutto l’eccelente qualità del suo prodotto oramai icona enologica a livello mondiale.