Protocollo Viticolo 2016
La viticoltura del Conegliano Valdobbiadene è sempre più green. Presentata la nuova edizione del Protocollo dopo un anno di lavoro in collaborazione con i Comuni della DOCG, Arpav, Asl 7 ed 8, CREA e Associazioni di Categoria.
Le linee guida per una difesa integrata quest’anno si sono fatte ancor più restrittive in virtù di un percorso volto ad accrescere il valore sostenibile all’interno del territorio Conegliano Valdobbiadene. Un progetto, quello del Protocollo Viticolo, iniziato nel 2011, anticipando i tempi di attuazione del complesso impianto normativo europeo e nazionale riferito all’uso degli agrofarmaci a titolo professionale.
Il nuovo documento contiene una serie di novità determinate sia da nuove collaborazioni scientifiche, sia dall’ ulteriore riduzione dei prodotti da utilizzare in vigneto escludendo quelli con frasi di rischio permanenti verso l’uomo.
Alla storica collaborazione con l’ente CREA di Conegliano, si affianca quest’anno quella con Arpav, in particolare con la direzione regionale del servizio meteorologico di Teolo. Con questo ente è partita una significativa collaborazione che ha permesso di meglio qualificare i rischi connessi all’utilizzo dei fitofarmaci, evidenziati nel Protocollo Viticolo in una tabella creata appositamente.
Le novità di carattere tecnico sono, invece, frutto di valutazioni interne alla commissione che redige il Protocollo Viticolo. Fra i principali aggiornamenti di certo va citata l’esclusione di tutte le formulazioni contenenti, oltre ai già noti prodotti a base di Mancozeb, Folpet, Dithianon, Proquinazid, Mepanipirym, Valifenalate ed Amisulbron, anche quelli in cui siano presenti in qualsiasi concentrazione Tebuconazolo, Miclobutanil, Ciproconazolo, Penconazolo, Flauzinam, Etofenprox, Fluopyram. Tale scelta è dettata da una classificazione tossicologica ritenuta impattante per la salute umana e per l’ambiente.
Il documento è stato completato anche con le schede agronomiche sulla gestione del suolo, sul diserbo e non diserbo, sulla gestione della chioma e sulla concimazione minerale della vite. A riprova di ciò, il Consorzio, con l’inizio della primavera, terminerà il corso di potatura iniziato questo inverno con l’ultimo modulo riguardante la gestione in verde, in particolare la tecnica di scacchiatura dei germogli per portare in equilibrio la pianta ed il vigneto in generale.
Il Protocollo Viticolo è sempre più apprezzato e consolidato tra le amministrazioni comunali, le quali ritengono ancor più opportuno adottare questo strumento nell’anno in cui questo territorio è stato scelto come Città Europea del Vino 2016.
Il Protocollo Viticolo 2016 del Conegliano Valdobbiadene è scaricabile qui.