Le colline dell’alto trevigiano che si intrecciano tra la valle del Piave e quella del Meschio ospitano quella che può essere definita la Civiltà del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Le alture, create dalla terra mentre sollevava dal mare le Dolomiti, sono infatti un habitat ideale per l’eccezionale vino, che qui viene prodotto grazie alla straordinaria comunità di uomini e donne che vi abita. Queste persone, con il loro lavoro, la loro tenacia e il loro sapere, hanno creato con caparbietà quello che costituisce il vertice qualitativo del più incredibile evento enologico mondiale dell’ultimo secolo.
Edizione delle 20.00 del TG1 con servizio dedicato agli spumanti, con menzione al Conegliano Valdobbiadene e al Superiore di Cartizze al minuto 30 circa.
La sua zona di produzione si appresta a diventare Patrimonio Unesco. La nostra selezione delle aziende che ne hanno segnato l’evoluzione.
di MANUELA ZENNARO
Dagli albori attorno alla metà del XIX secolo fino all’odierno successo su scala mondiale. Passato, futuro e presente di un vino amatissimo.
di MANUELA ZENNARO
Viaggio nel triangolo d’oro del vino bianco più apprezzato nel mondo che tra pochi mesi potrebbe diventare patrimonio dell’umanità
Nel variegato mondo del prosecco, occupa un posto di eccellenza. Un’eccellenza garantita dal territorio su cui nasce, quelle colline adagiate tra le asperità delle Dolomiti e la laguna veneta. E dalla sapienza degli uomini che qui lo producono da oltre 140 anni. Il Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg è il frutto di questo lembo di terra fortunata, 15 Comuni nelle Prealpi trevigiane comprese tra la capitale produttiva, Valdobbiadene, e Conegliano, capitale culturale, come ci racconta Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela: “E’ un territorio collinare tra i 100 e i 500 mt slm dove ci sono caratteristiche climatiche che hanno creato un ambiente ideale per la coltivazione della Glera che produce il prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene”.
Le Colline del Prosecco, candidate per il 2018 alla World Heritage List dell’Unesco, possiedono una straordinaria vocazione ciclistica. E non lo sanno. È come se la consapevolezza di custodire un tesoro, un paesaggio che non ha uguali e una terra su cui crescono felici gli acini del vitigno Glera, abbia censurato ogni altra forma di passione. Sono bastati due giorni di incontri e pedalate, per intuire che la terra tra il Piave e le Prealpi trevigiane dove si brinda e si pasteggia a Prosecco, potrebbe diventare uno dei cuori pulsanti dell’Italia cicloturistica. Ecco dove si annida questa speciale passione fatta di pedali e perlage.
Ci sono tanti motivi per pedalare nelle Colline del Prosecco, il territorio tra il Piave, Valdobbiadene, le Prealpi Trevigiane, Vittorio Veneto e Conegliano, dove, felice, cresce la vigna Glera che dà origine al Prosecco Superiore.
di Mariateresa Montaruli
Il Prosecco e lo straordinario Amarone saranno tra i protagonisti della puntata. Marcello Masi e Rocco Tolfa sono in Veneto alla scoperta di storie di vini e vigne molto particolari, come quella di Frate Antonio della Chiesa di San Francesco della Vigna, a Venezia. Il Veneto è la regione che produce più vino certificato in Italia, la terra del Prosecco e dell’Amarone, eccellenze raccontate dagli esperti Paolo Bisol e Romano Dal Forno. A Venezia, in laguna, Tolfa e Masi andranno sullisola di SantErasmo con Michel Thoulouze, e a San Francesco con Frate Antonio, nel convento che coltiva una vigna che esiste dal 1250. Nel corso della puntata intervistano una giovane vignaiola in Valdobbiadene, Sarah Dei Tos e Elisa Dilavanzo, ex modella oggi vignaiola appassionata dei Colli Euganei, il direttore del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco Luca Giavi, il presidente del Consorzio di tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg Innocente Nardi e il giovane ricercatore Simone Vincenzi del Centro Interdipartimentale di ricerca e viticoltura di Conegliano.
[Speciale sul mondo Prosecco fino al minuto 12:12]
Le colline di Conegliano Valdobbiadene potrebbero diventare Patrimonio dell’Umanità. Pronti a brindare con il Prosecco
Vignaioli di carattere e colline mozzafiato: le mille sfaccettature di una zona d’eccellenza
Nel Conegliano Valdobbiadene si può affrontare su due ruote un tour di 35 chilometri, ammirando storici borghi e gustandosi lo spettacolo della raccolta dell’uva.
Nella puntata dedicata al fiume Piave, Federico Quaranta parla anche del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, fermandosi alla Pieve di San Pietro di Feletto.
Servizio dal minuto 22:08 al 26:38
Prosecco is the hot sparkling wine in the world. According to Vinexpo CEO, Guillaume Deglise, “Prosecco sales would outgrow all other types of sparkling wine, increasing by over 36% over the next five years from 25.2m cases to 34.4m cases (or 412.8m bottles), giving the Italian fizz a 9.2% share of the global sparkling wine market.”
Il Consorzio vuole evidenziare le caratteristiche peculiari del Conegliano Valdobbiadene per una valutazione delle annate e dle prodotto in generale. Promosso a pieni voti il millesimo 2016, che ne esalta i tratti distintivi.
di Clementina Palese
La manifestazione, tra escursioni e cibi da abbinare
di Marisa Fumagalli
L’appuntamento: Torna Vino in Villa, rassegna per scoprire il Conegliano Valdobbiadene e anche il suo territorio. Così, se «l’oro frizzante» ha (lentamente) sedotto il mondo, la sua zona d’origine lavora per diventare Patrimonio dell’Umanità.
di Luciano Ferraro
Il reportage di Luca Bergamin
Prosecco is arguably the most popular sparkling wine in the world right now.
It has become synonymous with everyday luxury and the symbol of a glamorous lifestyle that has morphed into an international brand and therefore partially lost its identity. It begs the question: how much do consumers know about the different kinds of Prosecco? What strategies are Conegliano Valdobbiadene producers using to promote Prosecco Superiore and its terroir?
I tastevin di Associazione Italiana Sommelier del Veneto protagonisti al Vinitaly 2017. Verona, 9-12 aprile 2017. Servizio di Simone Savoia.
Servizio a Vinitaly sul successo degli spumanti. Tra gli intervistati Innocente Nardi sulla sostenibilità del Prosecco, e Luca Zaia sul logo della candidatura Unesco.
TG1 ECONOMIA (Ora: 16:43:44 Min: 2:03)
11 Aprile 2017, tavola rotonda moderata da Andrea Scanzi e Andrea Andreoli
Paesaggi ricamati dai filari, arte, cultura, cucina e ovviamente buon vino. Tutto questo si può trovare nei territori dei 15 Comuni veneti dove si produce il Prosecco di Conegliano Superiore Docg. Per conoscere e apprezzare le numerose bellezze di questi luoghi sono disponibili anche degli itinerari turistici. Ecco un esempio di cosa si può ammirare e assaggiare
Il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene è diventato il primo distretto d’Italia nelle performance di crescita e redditività sorpassando addirittura l’occhialeria di Belluno. A stilare la graduatoria è stato l’ufficio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che ha presentato ieri il Rapporto annuale sull’economia dei distretti.
di Dario Di Vico
Prosecco Docg: stop ai diserbi, si va verso la lavorazione integrale del suolo
Una mostra a Palazzo Sarcinelli celebra Giovanni Bellini e la pittura veneta. Un’occasione per ammirare i paesaggi che ispirarono quelle opere: si parte da Conegliano alla scoperta di un “museo diffuso” ricco di storia e sapori.
Testi Lorenza Ferrighi
Fotografie Franco Cogoli
Azione comune con amministrazioni locali in difesa territorio
TREVISO – “La sostenibilità ambientale è da anni un valore imprescindibile per il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”. Lo sottolinea, da Villa Brandolini a Pieve di Soligo, l’ente che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Prosecco Superiore Docg, anticipando i contenuti del Protocollo Viticolo 2017 nel concertare con le amministrazioni un’azione comune in difesa del proprio territorio. L’aggiornamento 2017 del Protocollo Viticolo indica ai viticoltori la strada della lavorazione integrale del suolo quale miglior strategia per la cura della salute del vigneto.
(ANSA) – TREVISO, 1 MAR – Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg da anni vieta Folpet e Mancozeb Lo rileva, in una nota, lo stesso consorzio il quale ricorda che, appunto 7 anni fa, è stato avviato il Protocollo viticolo, e la prima edizione risale al 2011. Tredici su 15 Comuni della Denominazione hanno adottato le indicazioni date dal Protocollo viticolo del Consorzio rendendole regolamento comunale. “E i fatti – rileva il Consorzio – ci dicono che l’uso del Folpet e del Mancozeb è stato vietato già nell’edizione del Protocollo del 2013. E non è a caso che il Protocollo viticolo è stato preso a modello da altri noti consorzi italiani: un riconoscimento di cui possiamo e dobbiamo essere orgogliosi”. “Finalmente – precisa – anche il Consorzio del Prosecco Doc sembrerebbe intenzionato ad avviare un progetto di sostenibilità”. (ANSA).
L’abbinamento musicale migliore per gustare un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut del 2016? E’ «Agatha», sensuale traccia rigorosamente dello stesso millesimo composta da David August, giovane talento tedesco della musica house. Per sorseggiare un Cartizze Docg Dry, invece, niente di meglio che il ritmo vivace di «Gods of Yoruba» di Daymé Arocena, la voce jazz della «Nueva era» di Cuba (…)
di Roberto Fiori
Viaggio nelle terre del Prosecco Superiore