Prosecco.it — Conegliano Valdobbiadene DOCG

Novità  

Piccoli grandi musei del territorio

Collezioni singolari e preziose che testimoniano la creatività e l'ingegno della manifattura locale, dal caffè ai caratteri tipografici, dai bachi da seta alle radio
tipoteca

Esperienze e testimonianze, strumenti d’informazione e formazione. Ma anche memoria delle competenze, della creatività e dell’ingegno che rientrano a pieno titolo in quel patrimonio culturale che il mondo intero apprezza e un tantino ci invidia: il “made in Italy”. Raccolte specifiche che raccontano un “saper fare” lungo molti secoli o pochi decenni, ma comunque animato da passione autentica e raccontato grazie ad una precisa volontà di condividere saperi e valori con un pizzico di comprensibile orgoglio.

C’è tutto questo e molto altro ancora nei piccoli musei, che occupano a volte edifici industriali dismessi, oppure pubblici palazzi storici che incorniciano, così, con ulteriore unicità esposizioni e collezioni singolari e preziose. Come l’ex essiccatoio degli anni Trenta a pochi passi dal centro storico di Conegliano, che dal 2010 ospita il Museo del Caffè Dersut, unico nel suo genere per la ricchezza dei pezzi esposti e per la completezza del percorso storico-didattico organizzato al suo interno. In 600 metri distribuiti su due piani, la nota azienda di caffè fondata nel 1947 e che ha la propria sede proprio accanto al museo, coinvolge i visitatori in un viaggio nella storia del caffè lungo l’intera filiera, “dalla pianta alla tazzina”, passando attraverso i macchinari che hanno reso celebre l’espresso italiano nel mondo. L’esposizione termina nell’ampia sala degustazione, al piano superiore del Museo, dove Dersut ha realizzato il proprio Centro Formazione, che ospita corsi teorico-pratici destinati sia agli appassionati, sia ai professionisti.

La Tipoteca Italiana di Cornuda, Fondazione privata voluta e promossa dai fratelli Antiga (titolari di Grafiche Antiga nella limitrofa Crocetta del Montello) è uno degli spazi museali di riferimento in Italia per la storia del design tipografico. Realizzata nei fabbricati restaurati del Canapificio Veneto Antonini-Ceresa, antica corderia di terraferma, è un museo ma anche un archivio, una stamperia ma anche una galleria e un auditorium per rendere testimonianza, non solo storica ma anche viva e creativa, dell’intreccio tra creatività manuale e tecnica raffinata che è alla base della storia della tipografia. E se il cuore pulsante del museo è la collezione di oltre diecimila caratteri, matrici e punzoni provenienti da tipografie di tutta Italia, l’insieme di torchi, presse, vari strumenti del tipografo, macchine e stampati illustrano il decisivo ruolo dei tanti mestieri legati al mondo dei caratteri, partendo dal progetto e dal disegno degli stessi.

Poco fuori Vittorio Veneto, a San Giacomo di Veglia, l’ex filanda Maffi, dismessa negli anni Sessanta, ospita il Museo del Baco da Seta, che documenta una delle principali attività economiche della zona dalla fine del Settecento alla prima metà del Novecento. La sede, uno dei complessi industriali più consistenti e antichi della zona, offre un ambiente architettonico particolarmente adatto a raccontare il complesso mondo agricolo, industriale, scientifico e sociale che per lungo tempo è ruotato attorno all’attività serica. Strumenti e attrezzature, pubblicazioni, manifesti, filmati e foto storiche documentano un’attività che raggiunse, qui, livelli di avanguardia in ambito nazionale, costituendo per molti decenni la prima attività produttiva della zona e garantendo l’occupazione, in prevalenza femminile. Alla storia dell’attività produttiva si aggiungono memorie personali e collettive di cui sono intrisi gli eterogenei materiali appartenuti a privati e a imprese che operarono nel campo bacologico.

Nasce dalla passione e dalla dedizione di due collezionisti – Rino Venezian e Lizio Brandalise – il Museo delle radio d’epoca ospitato all’ultimo piano del teatro La Roggia di Cison di Valmarino. Nella piazza principale di quello che è uno dei Borghi più belli d’Italia, in un’area di circa 250 metri quadrati, l’esposizione evidenzia non solo l’evoluzione tecnologica ed estetica della radio, ma anche le diverse funzioni sociali e culturali che questa straordinaria fonte d’informazione, svago e collegamento con il mondo ha rappresentato tra il 1920 e il 1970, arco temporale in cui sono stati realizzati i 72 esemplari della mostra, alcuni di particolare pregio. Il percorso espositivo, inoltre, è dotato di un impianto audiovisivo con immagini che consentono un’interazione con il visitatore per rievocare l’evoluzione storica della radio.

 

MUSEO DEL CAFFÈ DERSUT

Via Tiziano Vecellio, 6 – Conegliano

Aperto al pubblico ogni primo sabato del mese (giugno, luglio e agosto aperto su richiesta), con orario continuato dalle ore 14 alle ore 18 (con ingresso libero e visita guidata gratuita) 
Info e prenotazioni: 0438 411200 – museodelcaffe@dersut.itwww.dersut.it/museo

 

TIPOTECA ITALIANA

Via Canapificio, 3 – Cornuda

Aperta al pubblico dal lunedì al sabato (9-13 / 14-18) e chiusa nei giorni festivi: ingresso euro 5 intero; euro 4 ridotto (studenti e over 65), gratuito per bambini al di sotto degli 8 anni e disabili. Sono previste aperture straordinarie su appuntamento e visite guidate su prenotazione (minimo 15 partecipanti, costo euro 7 a persona). Possibili anche visite guidate con prove di stampa per minimo 4 persone (costo 25 euro a persona)
Info: 0423 86338 – museo@tipoteca.itwww.tipoteca.it

 

MUSEO DEL BACO DA SETA

Via della Seta 23/6 – Vittorio Veneto

Aperto il sabato e la domenica (10-12 / 15-17). Biglietti: interi euro 3; ridotti euro 2

Info e prenotazioni: 0438 914024 – museobaco@gmail.comwww.museobaco.it

 

MUSEO DELLA RADIO D’EPOCA

Piazza Roma 9 – Cison Di Valmarino

Aperto al pubblico il sabato (15-19) e la domenica (10-12 / 15-19). Ingresso libero

Info: 0438 977601 – www.comune.cisondivalmarino.tv.it

 

[Articolo originariamente pubblicato sulla rivista Visit Conegliano Valdobbiadene Primavera Estate 2018. L’intero numero è disponibile qui]