Monte Altare: la montagna dei vittoriesi
Tra storia, curiosità e natura: un itinerario sul Monte Altare, caro ai vittoriesi, a due passi dalla città

Testo e foto di Giovanni Carraro
Per i vittoriesi, il Monte Altare è molto più di un luogo per fare trekking, è una vera e propria palestra naturale a pochi passi dal centro di Vittorio Veneto, particolarmente amata e frequentata soprattutto nei fine settimana. Oltre a offrire un’opportunità di benessere, questo monte custodisce un importante pezzo di storia locale. Qui, infatti, sono stati rinvenuti i resti di un antico santuario che fu attivo per oltre mille anni, a partire dal VI secolo a.C.
La facilità con cui si può raggiungere rende questa montagna una meta ideale: basta parcheggiare a Ceneda per trovarsi subito immersi in un percorso ricco di fascino.
L’itinerario
Consideriamo come punto di partenza ed arrivo piazza Giovanni Paolo I, sulla quale si affacciano storici edifici come la Cattedrale, la Loggia del Cenedese, il Seminario Vescovile e la fontana cinquecentesca. Seguiamo via Brevia che conduce al castello di San Martino, sede vescovile, e poco dopo imbocchiamo a sinistra la Via Crucis che porta al Colle di San Paolo dove è posto l’oratorio di San Paolo al Monte (all’inizio è consigliata la deviazione verso i “Palasi”, antico fortilizio medievale e punto panoramico sulla città). Usciamo dalla Porta di San Zuane e scendiamo lungo il ripido sentiero a nord che ci porterà a fondovalle ad aggirare Casa Segat; quindi, entriamo in un prato e cominciamo la salita al Monte Altare, nostro prossimo obiettivo.
Tramite un tratto leggermente impegnativo, arriviamo in una forcelletta e proseguiamo sul filo di cresta roccioso raggiungendo la grande croce posta in una anticima panoramica. La struttura, alta dieci metri e larga quattro, è stata eretta nel 1953 a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Alla base vi è una grande stella marina in cemento sormontata da un’ancora, omaggio ai marinai scomparsi. Sotto di noi appare la città di Vittorio Veneto, mentre tutto intorno lo sguardo si perde sul Col Visentin, sul Pizzoc, sulla stretta di Serravalle e sulla costa di Fregona. Continuiamo a salire lungo il crinale, compiendo alcuni facili salti di roccia ed in breve siamo alla vetta maggiore, il Colle Maledicto. La scalinata in pietra e i massi che circondano la cima sono una testimonianza di antiche frequentazioni.
La discesa si svolge sul versante nord, prima nel bosco, poi attraverso l’anfiteatro prativo del Pra Liss ed infine su strada di campagna che ci porterà al piccolo borgo di Case Foda. Attraversato il cortile tra le vecchie case, dove sorge un pozzo in pietra, scendiamo su via Del Monte Altare e su via Dei Posoccon che era la vecchia strada di collegamento tra San Lorenzo e Ceneda. Dopo un tratto al margine dell’autostrada A27, entriamo a Case Posoccon ed in seguito camminiamo su una tranquilla strada di campagna che aggira il Colle di San Paolo. Giunti alle porte di Ceneda, effettuiamo una breve deviazione per visitare il grazioso tempietto di San Rocco, sorto sui resti di un’antica fortificazione, il Castrum Sancti Elisei. Percorriamo via San Rocco a fianco del parco di Villa Papadopoli e concludiamo il nostro itinerario ritornando nuovamente in piazza Giovanni Paolo I.
La Curiosità
Il Monte Altare da sempre cela qualcosa di mistico. Le frequentazioni risalgono a ben prima dei Romani ed infatti si è scoperto che la pietra insolitamente omogenea e arrotondata posta sulla vetta più ad ovest, è da considerarsi opera megalitica, come quelle che si ritrovano nel nord Europa e in Sardegna. Un altare dove venivano svolti rituali pagani molto prima di Cristo, nel VI secolo, tant’è che durante gli scavi archeologici effettuati alcuni anni fa, vennero alla luce alcuni bronzetti itifallici e lamine metalliche che venivano appese agli alberi da antichissimi popoli. Pare inoltre che venissero svolti rituali orgiastici nell’area del Pra Liss, ecco perché con il cristianesimo la vetta assumerà successivamente il nome di Colle Maledicto.
ITINERARIO SUL MONTE ALTARE
Punto di partenza ed arrivo: Ceneda, piazza Giovanni Paolo I
Coordinate punto di partenza ed arrivo: 45°58’35.93”N 12°17’34.29”E
Tempo di percorrenza: 2h 45’
Aumento di quota: m 403
Distanza: km 6,6
Grado di difficoltà: E