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Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: prospettive per il territorio

Cosa è emerso dal convegno tenutosi oggi al Cinema Teatro “Careni” di Pieve di Soligo, organizzato da Regione Veneto e ATS
convegno unesco prospettive per il territorio

Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: prospettive per il territorio” è il convegno tenutosi oggi al Cinema Teatro “Careni” Pieve di Soligo (TV), organizzato da Regione Veneto e ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che ha chiamato a raccolta sindaci, amministratori, produttori e cittadini dei 29 Comuni dell’area coinvolta nel sito Unesco allo scopo di riflettere sulle opportunità e sulle responsabilità di essere diventati sito Unesco, l’ottavo del Veneto.

In attesa di partire con il piano di gestione – ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaiaoggi è stata l’occasione per fare il punto della situazione, ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questo ambito traguardo, che vede le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene inserite nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, e dare avvio ad un nuovo percorso identitario sotto l’egida dell’Unesco”.

A seguito dei saluti del Sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, il giornalista, Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera, ha introdotto gli ospiti all’ampia platea dove figuravano autorità regionali, provinciali, comunali, enti volti alla tutela di interessi professionali collettivi, produttori della denominazione e cittadini.

Il primo intervento è stato di Franco Bernabè Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO che ha ripercorso le tappe che hanno portato al riconoscimento a Patrimonio per l’Umanità a livello istituzionale, ed ha evidenziato la grande responsabilità che spetta al territorio nel conciliare la promozione e valorizzazione assicurandone la tutela e la salvaguardia del territorio stesso.

E’ stata poi la volta di Innocente Nardi, Presidente dell’ATS, che ha ricordato come il territorio di Conegliano Valdobbiadene ha creato un modello di sviluppo legato alla viticoltura: “La nostra comunità ha dimostrato di trovare soluzioni geniali a partire dalla costituzione della prima Scuola enologica d’Italia nel 1876 all’intuizione di Antonio Carpené nel saper cogliere la potenzialità del vino Prosecco nel diventare uno spumante, fino alla creazione del Consorzio di Tutela nel 1962 per la promozione e la difesa del Prosecco con l’ottenimento della Denominazione di Origine Controllata, esattamente 50 anni fa”. “In questo percorso di successi – ha proseguito il Presidente Nardisi inserisce la candidatura Unesco, partita dal basso, fortemente voluta dal territorio, in particolare dai produttori, dagli operatori del settore, dal mondo accademico.  L’obiettivo era valorizzare il nostro patrimonio culturale e paesaggistico evidenziandone gli elementi distintivi che a chi vive qui sembrano scontati, ma al di fuori del territorio se ne riconosce l’unicità. La prova di questo sono i turisti italiani e stranieri che rimangono affascinati e stupiti da tanta inaspettata bellezza”.

Pia Petrangeli Segretariato Generale – Servizio I Coordinamento- Ufficio UNESCO Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Luca Gangheri funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali hanno illustrato l’operato dei ministeri competenti nel percorso di candidatura, a dimostrazione dell’efficienza di un sistema che lavora per la valorizzazione delle eccellenze italiane.

A questi è seguito il contributo di Roberto Cerrato, Direttore Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO che ha portando l’esperienza vissuta da un altro territorio vitivinicolo insignito del riconoscimento Unesco nel 2014.

Amerigo Restucci, Coordinatore Comitato Scientifico del sito UNESCO e Mauro Agnoletti Coordinatore Dossier candidatura del sito UNESCO hanno illustrato dal punto di vista tecnico i momenti salienti e gli elementi che portato alla compilazione del Dossier finale per la presentazione della candidatura.

Vincenzo Tinè Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso ha infine evidenziato l’importanza della valorizzazione del patrimonio artistico-culturale sia nel percorso di candidatura che, ora, nella promozione turistica del sito, anche in un territorio in prevalenza caratterizzato da viticoltura.

Con il suo intervento il Presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato ai presenti “un grande lavoro, ma anche grandi soddisfazioni, perché stiamo parlando dell’unico paesaggio vitivinicolo tutelato dall’Unesco”. Ha tenuto inoltre a precisare che il tema fondamentale da affrontare ora è l’urbanistica e lo sviluppo armonico del territorio: “Penso che l’iscrizione Unesco possa essere una grande opportunità anche per riqualificare l’intero territorio rurale.” – ha proseguito poi – “La mia idea è sempre stata quella di non autorizzare nuove costruzioni per l’ospitalità turistica, ma di valorizzare quanto già esiste. La vera sfida urbanistica sarà catalogare i piccoli immobili rurali presenti e permettere ai loro proprietari di riqualificarli con destinazione turistica. Ricordo che il turismo sarà una delle sfide future, sia sul fronte della sostenibilità e sia della gestione dei flussi”.

Il Presidente dell’ATS Innocente Nardi nel suo discorso ha ribadito inoltre: “Il riconoscimento Unesco è motivo di orgoglio non solo del territorio ma italiano. Un riconoscimento per il paesaggio come espressione culturale di una comunità. Un’ulteriore opportunità questa per i cittadini del territorio di dimostrare la capacità di fare squadra e lavorare per un unico obiettivo: le colline di Conegliano Valdobbiadene dovranno diventare il salotto culturale di un fenomeno che si chiama Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”.

Ha chiuso quindi il convegno il Presidente della Regione che ha invitato alla firma dell’intesa per il nuovo disciplinare urbanistico tra la Regione e i 29 sindaci dei Comuni dell’intera area interessata e ha consegnato la targa Unesco ai 15 sindaci della  ‘core’ e della ‘buffer zone’.

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente dell’ATS, Innocente Nardi hanno infine omaggiato i relatori consegnando loro un cadeau appositamente realizzato e offerto dal Consorzio Promovetro: un piatto in pregiato vetro di Murano, decorato a mano con il leone marciano in moleca.