Le colline come ispirazione per i giovani del Campiello
I cinque finalisti del Premio Campiello Giovani ospiti del Consorzio di Tutela per la terza edizione di Trame di Vite
Nell’ambito della partnership tra il Consorzio di Tutela con il Premio Campiello e in particolare con il Premio Campiello Giovani, promosso da Confindustria Veneto, arriva alla terza edizione il progetto Trame di Vite. E per il terzo anno consecutivo il Consorzio ha offerto ai giovani finalisti del Campiello l’occasione di vivere un’esperienza immersiva nel paesaggio unico del Conegliano Valdobbiadene durante la vendemmia, con lo scopo di trarne lo spunto letterario per un loro racconto inedito.
Trame di Vite: La terza edizione
Trame di Vite è un progetto che il Consorzio di Tutela propone dal 2022 al Premio Campiello Giovani. Si tratta di un programma per i finalisti del Premio Campiello Giovani che prevede tre giorni di immersione nel territorio con l’obiettivo di suggerire ai partecipanti stimoli nuovi che loro utilizzeranno per scrivere un racconto originale ispirato al “gesto eroico della vendemmia”. I cinque giovani scrittori, Giulia Arnoldi (19 anni di Dalmine, Bergamo, vincitrice della 29ª edizione del Campiello Giovani per il racconto “Appena prima dell’ultimo accordo” scelto dalla Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni), Sofia Aleandri, Daniele Camagna, Francesco Maisto e Filippo Triolo dal 22 al 24 settembre hanno fatto un tour nei luoghi più suggestivi della Denominazione Conegliano Valdobbiadene, passeggiando sulle Rive, le colline più impervie del territorio, vivendo l’emozione diretta della vendemmia, momento culminante del lavoro del viticoltore impegnato tutto l’anno su questi versanti scoscesi, incontrando storici e autori locali nei luoghi di Andrea Zanzotto.
“È stata un’esperienza formativa emozionante e intensa – racconta la vincitrice di Campiello Giovani 2024, Giulia Arnoldi – abbiamo visitato i luoghi, le vigne, le cantine ma la cosa che più mi ha colpito è stata parlare e conoscere la gente del posto. Insieme alla bellezza dei paesaggi e dei luoghi naturali, abbiamo così potuto scoprire anche la profondità della sua storia, intrisa di letteratura e poesia, in particolare legata alla figura di Andrea Zanzotto. Ma gli stessi vigneti, raccontano una bella storia, in quanto pur essendo frutto del lavoro umano si percepisce il forte senso dei viticoltori nel rispettare sempre la morfologia del territorio”. Al termine di questa esperienza i ragazzi scriveranno un racconto, da completare entro il mese di febbraio dell’anno successivo, che saranno poi raccolti e pubblicati, a cura del Consorzio, nella terza raccolta “Trame di Vite”.
“La cosa che più mi ha colpito è stata parlare e conoscere la gente del posto. Insieme alla bellezza dei paesaggi e dei luoghi naturali, abbiamo così potuto scoprire anche la profondità della sua storia, intrisa di letteratura e poesia.”