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La certificazione S.Q.N.P.I.

Un nuovo passo avanti verso la sostenibilità: le aziende trasformatrici e imbottigliatrici del Consorzio potranno da quest’anno esporre il logo che certifica la limitazione dell’uso nei vigneti di sostanze chimiche di sintesi
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La sostenibilità, sia ambientale che sociale, è un tema da sempre molto caro al Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; la campagna informativa che si sta facendo in questo periodo, con l’affissione di manifesti in tutta la Denominazione, è un segno chiaro della volontà da parte del Consorzio di gridare a gran voce i suoi importanti e validi messaggi “green”.

Quest’anno si è voluto fare ancora di più. Per questo, il Consorzio di Tutela si è fatto promotore di un progetto pilota focalizzato sulla certificazione S.Q.N.P.I. (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata) delle aziende agricole della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Il progetto è rivolto a tutte le aziende trasformatrici e imbottigliatrici, oltre che ai semplici viticoltori; le prime avranno in questo modo la possibilità
di esporre il logo “apetta”, identificativo di questa certificazione, sui loro prodotti finali.
La certificazione S.Q.N.P.I. (operativa da gennaio 2016) è un sistema che prende in considerazione tutti i mezzi produttivi e di difesa delle coltivazioni dalle avversità, in grado di ridurre al minimo l’uso nei vigneti delle sostanze chimiche di sintesi e di razionalizzare pratiche come la fertilizzazione.
È realizzato sulla costituzione di norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione; nel nostro caso il riferimento è il Protocollo Viticolo), comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie e limitazioni nella scelta dei
prodotti fitosanitari e nel numero di trattamenti.

L’azienda aderente, in questo modo, decide quindi di cercare il miglior compromesso possibile tra esigenze ambientali, sanitarie ed economiche.
Attualmente si sta predisponendo tutta la documentazione necessaria per mettere a regime le 40 aziende che hanno manifestato nel corso di quest’ anno il proprio interesse nel progetto. È stato chiesto, ai fini della divulgazione e della collaborazione nelle varie fasi del progetto, il coinvolgimento delle tre principali associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA) che, con il loro contributo, hanno saputo dare ancora maggiore valore a questa iniziativa. Il Consorzio di Tutela ha scelto quale ente certificatore Valoritalia S.R.L., che avrà il compito di vigilare  sul corretto comportamento delle aziende aderenti; la verifica verrà eseguita, essendo il Consorzio l’operatore associato, su un campione corrispondente alla radice quadrata delle aziende associate.

Per ottenere e mantenere la certificazione (che deve essere rinnovata o meno annualmente), infatti, saranno predisposte attività di controllo come, ad esempio, l’attuazione di un significativo numero di analisi delle uve prodotte, volte ad accertare qual è stato l’effettivo impiego dei principi attivi in viticoltura.
Il progetto si pone, come obiettivi, il raggiungimento del 25% degli operatori certificati nel 2021 e l’aumento negli anni successivi di un 10% annuo. Il piano progettuale è stato pensato su base decennale, con valenza fino al 2029, anno in cui si pensa ad una certificazione globale della Denominazione. Concludendo, questo non può che essere un valore aggiunto per il nostro territorio, che si dimostra all’avanguardia e attento nei confronti del presente ma soprattutto, volto alla preservazione per il futuro.

[Articolo originariamente pubblicato all’interno del Magazine Conegliano Valdobbiadene, luglio 2019 . L’intero numero è disponibile qui]