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Itinerario / Sulle orme di Zanzotto

Un itinerario alla scoperta dei luoghi cari al poeta Andrea Zanzotto, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita
itinerario zanzotto rolle neve

Di Fabio Dal Pan, curatore dei “percorsi zanzottiani” per il Comitato Nazionale Zanzotto 100

Non è sempre facile leggere e capire le poesie Andrea Zanzotto. Con i loro salti semantici e fonetici, con la molteplicità dei loro linguaggi, tecnici-plurilinguistici-matematici-religiosi-contadini, come fossero un insieme di formule magiche. Ma ancora meno facile è forse calarsi dentro il territorio fisico dove Zanzotto ha sempre scelto di vivere e lavorare, un territorio (o meglio un paesaggio) che è poi il vero centro, l’onnipresente personaggio della sua poetica. Un paesaggio particolare – l’Alta Marca trevigiana, il Quartier del Piave, dal Montello alle Prealpi, da Valdobbiadene a Vittorio Veneto – che lui innalza ad Universo. È ancora meno facile calarsi dentro questo territorio, si diceva, e scegliere dei percorsi attraverso i luoghi di Zanzotto, per il semplice fatto che molto prima, e soprattutto molto meglio, ci ha già pensato lui.

Però è proprio questo che si è provato a fare per “Zanzotto 100. La poesia dalla A alla Z”, la lunga serie di eventi organizzati dalla Città di Pieve di Soligo e del Comitato nazionale per il centenario della nascita di Andrea Zanzotto. Censire e mappare 9 itinerari cicloturistici (più 3 a piedi) divisi in quattro macro-aree: Pieve di Soligo, Prealpi trevigiane, Valbelluna e Cadore, che permettano a chiunque di ripercorrere al proprio ritmo la vita e le opere del poeta. Questo di seguito è il primo, da Pieve di Soligo e Rolle e ritorno, passando per il Molinetto della Croda. Tutti gli altri itinerari sono disponibili sul sito andreazanzotto.it.

L’ITINERARIO

Quest’itinerario circonda come uno scrigno il cuore dell’universo zanzottiano: qui ogni angolo, ogni toponimo rimanda all’immaginario del poeta, ogni sguardo ci cala all’interno del suo mondo, permettendo di vivere un’immedesimazione profondissima.

 

Partendo dalla piazza di Pieve di Soligo ci si dirige verso Refrontolo, e da qui si prende la valle del fiume Lierza, che Zanzotto nella sua poetica trasforma in Gerda. Si risale dunque il Lierza/Gerda e dopo due chilometri si incontra l’iconico Molinetto della Croda, dove il poeta diede la sua prima intervista alla Rai, e che così descrisse in Dietro il paesaggio:

 

“… non era che il mulino

ridente e servito dalle ombre;

era il mulino che fa trasalire

le frescure affiorate

per i lor cauti pori,

il mulino tra la salvia

il mulino che non fa

più rumore che foglia…”

 

Dopo una sosta sotto “le frescure affiorate”, l’itinerario continua a salire fino a Rolle, che Zanzotto trasforma in Dolle, e definisce “una cartolina mandata dagli dei”. Qui il visitatore si potrà riposare dalla salita pensando ai versi raccolti in Vocativo:

 

“Presso Dolle verdissima di meli

appena usciti da lunghe abluzioni,

presso il bosco superbo d’affusolate lune,

quando i funghi spuntano di tana

e s’intramano i raggi i cardi i ragni.”

 

Siamo a questo punto a un terzo del percorso, e ora la strada si fa più dolce fino a Premaor, dove si incrocia il fiume Soligo. Qui si risale lungo una bellissima strada panoramica immersa nei vigneti che ci porta a Campea, altro luogo cantato in Vocativo:

 

“Nella fredda Campea, dove i crinali

vibrano alle nubi

a piombo sulle spoglie

sulle ombre del degenerante agosto…

Qui forse io fui, con la mano

sorressi la mia fronte, al rifugio degli uccelli

smagliante di miele e di vischio

al bosco superbo d’affusolate lune

sospirai…”

 

Dopo Campea si continua sulla strada principale, tra boschi e vigne, fino a Col San Martino.

Con la sua posizione prominente permette in modo splendido di abbracciare l’arco dei colli sia la Piana che il Montello, “L’altopiano”. Qui è consigliata una visita alla chiesetta romanica di San Vigilio con la sua bellissima architettura e gli affreschi quattrocenteschi. Si prosegue quindi sotto i colli, attraverso Farra di Soligo e Soligo, raggiungendo nuovamente Pieve, dove sarà possibile fare una visita alla casa natale di Andrea Zanzotto.

 

ITINERARIO “PIEVE DI SOLIGO: UNA CARTOLINA MANDATA DAGLI DEI”

Punto di partenza: Pieve di Soligo, piazza Vittorio Emanuele II

Distanza: 32 km

Aumento di quota D+: m 400

Grado di difficoltà: facile

 

Tutti gli itinerari zanzottiani sono disponibili sul sito andreazanzotto.it

[Articolo originariamente pubblicato sulla rivista Visit Conegliano Valdobbiadene Autunno Inverno 2021. L’intero numero è disponibile qui]