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Storie  

Itinerario a piedi / A passeggio nella storia

Passeggiata storico-naturalistica nei dintorni di Vidor, tra storia e panorami mozzafiato, lambendo il fiume Piave e toccando la celebre abbazia benedettina.
Abbazia di Vidor

Testo e foto di Giovanni Carraro

Che cosa sarebbe un territorio vocato alla viticoltura senza il paesaggio? D’altro canto, è proprio il paesaggio che ha permesso alle colline del Conegliano Valdobbiadene di ottenere il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità. E a Vidor questo lo si nota bene, basta alzare lo sguardo verso il sorprendente anfiteatro di colli che sfumano dolcemente sul Piave per capirlo. Ma Vidor è anche sinonimo di storia. Le sue origini si perdono nell’antichità, ancor prima del Mille, come testimoniato dalla necropoli tardo romana rinvenuta negli anni Cinquanta. Vi era pure un castello, collocato sulla collina principale e sede di una importante signoria feudale. Vidor si ricorda soprattutto per la famosa abbazia benedettina comprendente un passo barca durato fino al 1871, anno della costruzione del primo ponte in legno sul Fiume Sacro alla Patria. Incrocio di strade e di commercio, ma basta svoltare l’angolo per incontrare un paesaggio del tutto inaspettato e silenzioso, fatto di scorci rurali, di storici edifici, di ruscelli e collinette davvero sorprendenti.

L’ITINERARIO

L’itinerario ricalca una famosa passeggiata storico-naturalistica che viene organizzata con cadenza annuale a Vidor ed è proprio su buona parte di tale tracciato che si svolgerà la nostra nuova proposta escursionistica. Dal piazzale antistante alla parrocchiale, risalente al 1748 (conserva due pale di Francesco Zugno e alcuni affreschi di Guido Cadorin), si cammina su via Piave, già via Bressana, per poi girare a destra alla Casa degli Alpini e salire sulla sella tra il colle dell’Abbazia e il Col Marcon. La piccola vetta è raggiungibile con una breve deviazione per osservare alcune ricostruzioni di trincee della Grande Guerra ed un cippo a ricordo del capitano Stefanino Curti, qui caduto il 10 novembre 1917. Si scende sui tornanti che portano in località Boschete lungo le sponde del torrente Teva, quindi si cammina fino a borgo Stati Uniti e, proseguendo ancora lungo la Teva, si giunge all’antica chiesa della Madonna delle Grazie. Quest’area vide un insediamento già in epoca preistorica, divenendo poi luogo di culto dedicato alla Vergine grazie all’edificazione di una chiesuola e nel XIV secolo di un monastero gestito dai Servi di Maria di Treviso, fuggiti in seguito al dilagare della peste nera. Poco distante si incontra il Col Castelón, punto di osservazione di indiscutibile interesse sulle alture circostanti. Il ritorno viene svolto sul filo di cresta dell’anfiteatro collinare di Vidor, toccando la cima del Mont de la Polenta, del Col Carpenón e del Colle del Castello dove sorge il monumento-ossario dedicato ai caduti delle guerre mondiali. Scendiamo sulla ripida strada di accesso caratterizzata da una bella Via Crucis ed arriviamo in centro a Vidor. Concluderemo l’itinerario passando per la Cal Corta che permette di visitare caratteristici scorci urbani, tra cui borgo dei Brondi-Bortolamiol con il suo antico pozzo. Un’interessante deviazione dal centro permette di raggiungere l’antica abbazia tramite una tranquilla strada di campagna in direzione della riva del Piave dove funzionava un importante passo barca, soppiantato dal primo ponte in legno del 1871.

L’ABBAZIA

L’Abbazia di Santa Bona fu eretta tra il 1106 ed il 1110 grazie alle donazioni della famiglia Da Vidor. Fu gestita dai monaci benedettini di Pomposa in un sito particolarmente strategico dove per secoli funzionò un passo barca per attraversare il Piave, non essendoci ancora alcun ponte. In periodi successivi l’abbazia vide un lento declino fino alla soppressione voluta dalla Serenissima nel 1773. In seguito, la proprietà passò a famiglie private fino ai giorni nostri con la famiglia da Sacco. La cappella contiene le reliquie di Santa Bona ed un affresco di San Cristoforo, patrono dei traghettatori. Prima che i resti della Santa riposassero definitivamente nella chiesa dell’abbazia, sembra abbiano sostato per qualche tempo in una piccola chiesetta fuori le mura di Treviso, vicino all’attuale porta Fra’ Giocondo. La popolazione dei dintorni, che accorse a venerarla, volle dare ad un gruppo di case il suo nome: quel borgo ancora oggi si chiama Santa Bona di Treviso.

 

ITINERARIO: PASSEGGIANDO A VIDOR

Punto di partenza: Vidor, parrocchiale Santo Nome di Maria

Coordinate punto di partenza: 45°51’39.91″N 12° 2’23.82″E

Tempo di percorrenza: 1h 45’

Aumento di quota D+: m 147

Distanza: km 5,9

 

[Articolo originariamente pubblicato sulla rivista Visit Conegliano Valdobbiadene Autunno Inverno 2021. L’intero numero è disponibile qui]