I libri da (de)gustare durante l’estate
Quattro consigli di lettura per l’estate. Per mantenere il legame con la passione per il vino e magari imparare qualcosa di nuovo.

Certo, l’estate è fatta per rilassarsi. Staccare l’interruttore con il mondo del lavoro e dedicarsi magari ai propri interessi e alle proprie passioni. Ma quando si parla di vino, molto spesso lavoro e passione coincidono. Dal produttore all’enologo, dal commerciante al comunicatore, tutti quelli che in un modo o nell’altro si occupano di vino, hanno qualcosa in comune: l’amore per quel magico liquido che ondeggia morbidamente nel bicchiere, per le sue origini, la sua storia e la sua cultura. Ecco allora qualche piccolo consiglio per approfondire e allargare questa passione anche quando si è in vacanza, con una delle attività più classiche e rilassanti: leggersi un buon libro. Ne abbiamo scelti quattro, con temi diversi tra loro, ma tutti col vino come protagonista. Buona lettura!
PER CURIOSI
Partiamo da “Non me la bevo” (Mondadori) di Michele Antonio Fino. Giurista specializzato in diritto romano, è professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Negli anni ha coltivato una grande passione per le produzioni alimentari e la viticoltura di montagna. In “Non me la bevo” fa una coraggiosa azione di debunking delle mode e delle leggende che il marketing ha infilato con abilità nei calici che ogni giorno alziamo al cielo. Qualche esempio? Non è vero che il vino si è sempre fatto nello stesso modo dalla notte dei tempi. Non è vero che il vino contadino è sempre meglio di quello industriale. E ancora, non è per nulla scontato che il vino naturale sia più naturale del vino trattato. E ancora: i vigneti europei hanno al massimo duecento anni, non millenni, perché purtroppo, a causa del diffondersi di alcuni parassiti, vennero quasi tutti distrutti a fine Ottocento. Poi, il vino si comincia a degustare a partire dalla corretta lettura dell’etichetta. E infine sì, un buon bicchiere di vino fa bene all’umore e alle relazioni; non si può semplicemente dire che faccia bene alla salute. Un godibile vademecum per tutti i curiosi del buon bere ma non si raccapezzano più tra etichette, campagne di comunicazione, antiche leggende e mode improvvise.
Scopri di più: https://www.mondadoristore.it/Non-me-bevo-Godersi-vino-Michele-A-Fino/eai978880478759/
PER VISIONARI
Uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni nel mondo del vino è una presenza femminile sempre più importante ed attiva. A raccontarla nel suo libro “Vino, donne e leadership” (Il Sole24Ore) è Barbara Sgarzi, giornalista, docente e sommelier che scrive di vini e lifestyle per il Gruppo Sole 24 Ore. Un libro che, tramite oltre 30 interviste inedite a grandi protagoniste, in Italia e all’estero tra produttrici, wine writer e comunicatrici, investiga la guida al femminile nel mondo del vino. Raccontando i valori collegati a questa nuova leadership, meno autoritaria, più inclusiva, flessibile, empatica, che riesce a farsi strada in un mondo complesso, legato a culture millenarie e in parte arroccato su questioni di genere. Dalla sostenibilità alla mentorship, fino alla capacità di rialzarsi dopo un fallimento, il testo riunisce la narrazione di storie che ispirano a una parte più pratica, per utilizzare i suggerimenti di leadership e applicarli a qualunque settore.
PER FILOSOFI
Generalmente, il vino è oggetto di manuali tecnici e di guide alla degustazione. È invece raro che costituisca la prospettiva lungo la quale interpretare i pensieri, le azioni degli esseri umani e le necessità dei loro corpi, delle anime e delle menti. La riscoperta dei contenuti emozionali e intellettuali del bere e del vivere è l’obiettivo di “Esercizi spirituali per bevitori di vino” (Ampelos), di Angelo Peretti, giornalista e critico da più di trent’anni, direttore del magazine digitale The Internet Gourmet. Attraverso novanta brevi “esercizi” mentali, a cavallo tra narrativa e saggistica, grazie a una logica stringente e un’ironia dissacrante l’autore aiuta a riconoscere e sfatare i luoghi comuni che si sono stratificati a tal punto da inibire il godimento libero, immediato e spontaneo del vino e della stessa vita. In particolare, le regole da iniziati e le pose ostentate da quei sedicenti intenditori, che si ergono a sacerdoti dell’enologia, vengono smantellate una ad una, restituendo al bevitore il piacere di un gesto naturale come il condividere un bicchiere di vino con le persone care. Inoltre, per chi poi volesse approfondire le proprie “esercitazioni” attraverso il calice, Peretti suggerisce per ciascun capitolo due vini, uno italiano e uno estero, coerenti con il contenuto narrato: la scelta si ripartisce fra etichette note e bottiglie meno conosciute, per un totale di centottanta vini.
Scopri di più: https://www.edizioniampelos.it/product/esercizi-spirituali/
PER NOSTALGICI
Chiudiamo con un grande classico, che ogni amante del vino e delle sue storie dovrebbe già ben conoscere. Ma che in ogni caso val sempre la pena di rileggere con piacere, anche a distanza di 55 dalla sua prima pubblicazione e a 25 dalla scomparsa del suo autore, uno dei massimi della letteratura italiana del Novecento. Parliamo di “Vino al vino” (Bompiani) di Mario Soldati. Un libro ancora attualissimo, non solo per il suo valore storico e per la sua capacità di anticipare i tempi ma soprattutto per la capacità di accostarsi al gusto senza pregiudizi. Soldati racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso l’Italia, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia, dal Veneto e alla Sardegna alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora no. Ma non si tratta di una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell’equilibrio tra natura e cultura.
Scopri di più: https://giunti.it/products/vino-al-vino-soldati-mario-9788845293931