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Flavescenza Dorata, la testimonianza sul campo del Direttore del Consorzio di Tutela, Diego Tomasi

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, attraverso le parole del direttore Diego Tomasi, traccia la situazione in vigna che evidenzia ottimi progressi.
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Il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG rilascia, attraverso la testimonianza del suo Direttore, Diego Tomasi, una prima visione rispetto agli attacchi di flavescenza dorata in vigna. Si sta avvicinando il periodo più critico per l’evidenza e l’eventuale espandersi dell’agente patogeno, introdotto nella vite da un insetto, lo scafoideo (Scaphoideus titanus), noto appunto come responsabile della flavescenza dorata.

Da un’attenta osservazione del vigneto avvenuta in queste ultime settimane, si rileva un sensibile calo della presenza di piante sintomatiche rispetto all’annata 2022, questo accompagnato da un altro dato confortante rilevato ieri 28 giugno e che consiste in un calo del 70% di insetti nei 102 vigneti monitorati dal Consorzio. Un risultato, quest’ultimo, dovuto principalmente ai comportamenti virtuosi tenuti l’anno scorso che hanno portato all’estirpazione delle piante malate e all’attenta lotta all’insetto.

“Siamo  soddisfatti che quanto praticato nell’annata precedente abbia portato ad un riscontro concreto: si è messa in atto un’attività che possiamo definire rivoluzionaria in quanto non ancora sperimentata (vedi la mappatura attraverso l’utilizzo dei droni), e che ci ha permesso ad esempio di escludere il bosco come responsabile dei contagi al contrario dei vigneti mal gestiti che sono risultati invece la vera fonte delle infezioni. Una condizione fitosanitaria grave che ha spinto a creare uno spirito di collaborazione unanime tra gli associati che hanno seguito, uniti, le indicazioni degli Organi competenti quali l’Osservatorio Fitosanitario Regionale, l’Università di Padova e naturalmente il Consorzio di Tutela” dichiara Diego Tomasi – Direttore del Consorzio e continua: “È stata la concreta dimostrazione di un comprensorio che ha saputo reagire in modo compatto e in tempi rapidissimi di fronte ad un problema che poteva diventare molto grave”.

I risultati di quest’anno sono principalmente dovuti al non aver sottovalutato la situazione che poteva ripresentarsi: tutti gli Organi deputati si sono attivati per rispondere alle esigenze dei viticolturi in primis gli uffici regionali.

E se la situazione rimarrà tale si potrà ipotizzare una convivenza e gestione della malattia già dal 2024: tutte le barbatelle piantate in primavera sono in ottime condizioni e questo fattore porterà ad un regime di piena produttività già nei prossimi anni.

Il Consorzio conferma che i viticoltori si sono attenuti all’uso solo di principi attivi iscritti nel Protocollo Viticolo e consigliati dal Consorzio. Tuttavia è molto importante mantenere un comportamento attento anche nel prossimo mese, luglio, durante il quale tutti i viticoltori devono assolutamente analizzare i loro vigneti e continuare con l’estirpo  delle eventuali viti sintomatiche, eseguire i trattamenti consigliati nel periodo idoneo e con i formulati ammessi.

Inoltre si constata che, rispetto agli anni 2000, anni in cui la flavescenza dorata era stata risolta con soluzioni oggi assolutamente non più ammesse, in questa nuova fase la risoluzione è avvenuta tramite pratiche basate su fondamenti scientifici che hanno portato ai  risultati esposti.

Da sempre l’obiettivo del Consorzio di Tutela è quello di salvaguardare il territorio, le colline di Conegliano Valdobbiadene il cui paesaggio si caratterizza per i colori dalle diverse sfumature e pendenze, un patrimonio da tutelare a favore del turismo in crescita che si rileva nei 15 Comuni della Denominazione.