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Storie  

Dalla Clemi comanda il cuore

L’Osteria Al Castelletto di Pedeguarda è un luogo tanto iconico da essere replicato in uno dei club più esclusivi del Regno Unito
Osteria Al Castelletto

Per chi non la conosce, l’Osteria Al Castelletto di Pedeguarda è un affascinante rustico lungo la strada che da Pieve di Soligo porta a Follina.
Per chi la conosce, invece, è “la Clemi”, ossia direttamente il nome della sua carismatica cuoca, anfitriona e regista, incluso l’articolo davanti al nome come segno di familiarità.

“La Clemi” è Clementina Viezzer, l’anima di “Al Castelletto” quella che fu l’antica osteria, già stazione di posta, ai piedi del quattrocentesco castelletto di Pedeguarda, antico avamposto difensivo dei conti Brandolini, signori della valle fino alla fine del Settecento.
Una cuoca autodidatta che ha imparato ad amare l’eleganza e la cucina vivendo fin da bambina con i discendenti della famiglia Brandolini, di cui suo padre era giardiniere, nelle loro dimori nobiliari e al fianco dei loro cuochi internazionali.

Tutto inizia negli anni ’70

Così, quando, nel 1977, divenne titolare dell’osteria, non poteva accontentarsi, come nelle gestioni precedenti, di servire “ombre” e semplici piatti in un contesto ordinario. E lo trasformò in straordinario.
Arredandolo con un mix di eleganza e sobrietà, di aristocrazia e semplicità. Offrendo una cucina legata al territorio e alle sue stagioni ma non rigidamente ancorata alle tradizioni; intrecciando in ogni piatto una storia e ricercando in ogni ingrediente la sua anima.

«Ma l’ingrediente principale è il cuore», sottolinea Nicola Bof, brillante nipote di Clemi che da più di 10 anni è al suo fianco nella conduzione di questa che più che un’osteria è uno stile di
vita.

“Il dono di prendersi cura delle persone”

«Le persone percepiscono la passione che zia Clementina infonde in ogni cosa. Lo fa scegliendo uno ad uno ogni dettaglio, dai tessuti del tovagliato alle colorate ciotole da portata; da ogni singolo ingrediente della cucina (che spesso proviene dal nostro orto o da fornitori-amici del territorio) ai fiori che ogni giorno rinnova nei vasi disseminati nel locale.
Ma anche ascoltando i clienti che spesso diventano amici e aprendo per loro il ristorante, se lo richiedono, anche nei giorni di chiusura. Lei ha il dono innato di sapersi prendere cura delle persone, delle cose e dei sapori. Tutti lo percepiscono distintamente appena varcano la soglia del locale».

Entrare “dalla Clemi” significa ritrovarsi davanti a un grande caminetto sempre acceso, tra quadri antichi e storiche pareti affrescate con le righe bianche e rosse che richiamano lo stemma dei Brandolini, inoltrarsi nella più raccolta sala libreria o nella luminosa veranda, sempre tra raffinate tovaglie artigianali e cuscini ricamati a mano, tra bicchieri di cristallo ed elegante posateria. Una parata di charme senza ostentazione, proprio come la signorile umiltà di Clemi che lei trasmette a tutti i suoi collaboratori.

La Clemi al club “5 Hertford Street” di Londra

Tutto è così ammantato di singolarità da meritare, anche di essere replicato in uno dei più esclusivi club privati del mondo.
Ce lo racconta Nicolò:
“Nell’estate del 2023, un signore inglese in vacanza nei pressi è venuto a pranzo e a cena qui per tutte le due settimane del suo soggiorno italiano. E prima di congedarsi, profondendosi in complimenti di ogni genere, ci ha chiesto se saremmo stati disponibili per un pop up a Londra. Abbiamo ovviamente detto di sì, soprattutto perché noi ai clienti tentiamo sempre di non dire di no, ma eravamo un po’ increduli. Però poco tempo dopo sono arrivati da Londra i manager del 5 Hertford Street, storico club londinese celebre nel mondo per la sua estrema riservatezza e selettività. Hanno fotografato ogni cosa e poi ci hanno invitato a due serate con la nostra cucina per i loro soci, avvisandoci che avrebbero pensato loro a tutto il resto.
Così siamo partiti, zia Clemi, due dei nostri cuochi – Roberta Casagrande e Raihan Alì – ed io.
E siamo rimasti senza parole nel vedere l’intero secondo piano dell’esclusivo club trasformato nella nostra osteria, con la riproduzione di decori e mise en place, con grandi pannelli fotografici e tappezzerie che ci hanno davvero sbalordito. E una sala accanto al caminetto dove Clemi riceveva, come una principessa d’altri tempi, gli ospiti che facevano la fila per conoscerla e stringerle la mano”.

Ovviamente il menu della serata, concordato con il club, era composto dai piatti più iconici del Castelletto, inaugurato da un aperitivo con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. «Per il club londinese è stato facile trovare nella capitale britannica tutti gli ingredienti che abbiamo richiesto, incluse persino le sopresse e ovviamente il Conegliano Valdobbiadene. Ma quel che ci ha stupito ancora di più è che numerosi camerieri erano giovani italiani increduli del successo delle due serate – entrambe con 100 commensali – per le quali il telefono ha continuato a squillare dal momento in cui si sono aperte le prenotazioni. E che ci chiedevano: “Ma quanto è famosa questa Clemi, che tutti la vogliono incontrare?”. Ma lei, pur nella sua modestia, a questo ci è abituata: ci sono clienti che arrivano da lontano anche con voli privati, per gustare le sue pietanze e il clima esclusivo della sua osteria».

Esclusivo ma non troppo, conclude Nicolò: «Qui accogliamo tutti con uguale calore, dal vicinato ai grandi imprenditori, da celebri attori a famiglie in gita. Sempre con il cuore, il nostro ingrediente segreto».

 

Il ristorante
Osteria Al Castelletto Dalla Clemi
Via Castelletto 3
Pedeguarda di Follina

Orari
12.30/14.00 – 19.30/22.00
(martedì e mercoledì chiuso)

Contatti:
+39 0438 842484
info@alcastelletto.com
www.alcastelletto.com