Prosecco.it — Conegliano Valdobbiadene DOCG

Codice della Strada: tra preoccupazioni e adattamento

Il nuovo Codice della Strada spaventa i clienti e mette alla prova ristoratori e produttori di vino, che ora cercano soluzioni tra servizi di trasporto e nuove strategie
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Il nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre, ha portato con sé un’ondata di cambiamenti, soprattutto per il mondo del vino e della ristorazione. Le nuove normative, che prevedono tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza ed un forte incremento delle sanzioni rispetto alle precedenti, hanno avuto un impatto immediato sui consumi, generando preoccupazione tra ristoratori e produttori.

Federico Capraro, presidente Confcommercio Treviso e albergatore, proprietario del Canon d’Oro di Conegliano, rileva un calo significativo nei consumi di vino nei ristoranti: “Nella nostra attività il calo è stato del 20% ed è stato immediato, non appena è entrato in vigore il nuovo codice”. Calo confermato anche da Isidoro Rebuli, titolare della Trattoria Alla Cima di Valdobbiadene e presidente della Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli di Conegliano: “C’è stato sicuramente un netto calo dei consumi, con i clienti che ora esitano a ordinare bottiglie o anche solo calici di vino”. Meno pessimista invece Marco Bortolin del Ristorante Da Gigetto di Miane: “Questo calo in realtà asseconda e conferma quella che era una tendenza già in atto sui consumi del vino. Noi non abbiamo registrato un calo così evidente ma una preoccupazione sulle nuove sanzioni sì”.

Paura e cambiamento di mentalità

Il calo dei consumi sembra essere dovuto, almeno in parte, a una reazione di paura e incertezza da parte dei consumatori. “Le norme – continua Capraro – sono le stesse di prima, ma prevedono sanzioni più severe. L’effetto però è stato dirompente, con un immediato adattamento che ha messo subito il consumatore in allerta facendolo rinunciare a consumare bevande alcoliche. Il calo dei consumi, però, è ormai diventato un elemento fisiologico, e sta alla capacità del settore di adattarsi e innovare per trovare delle soluzioni”. “La comunicazione non è certo stata ottimale – conferma Rebuli –, creando un condizionamento mentale che ha portato a una riduzione drastica dei consumi”. “Un calo cui però come ristoratori bisognerà imparare a convivere – chiosa Bortolin – perché in atto ormai da tempo e credo che continuerà ancora”.

Soluzioni e Adattamenti

Nonostante le difficoltà, i ristoratori si stanno rimboccando le maniche e cercando soluzioni alternative. “Due sono i punti su cui lavorare – continua Capraro – primo il fornire servizi di trasporto e trasferimento perché ci sia la possibilità di godere di una cena o di una degustazione potendo poi rientrare a casa tranquilli. E questo è importante soprattutto in territorio dalla forte propensione turistica come quello del Conegliano Valdobbiadene. Secondo è quello relativo dl cambiamento culturale, in cui quando si esce a cena insieme si sceglie quello che si chiama guidatore designato. In molti paesi esteri questo è già in corso ed anche molti giovani oggi lo stanno facendo anche da noi”. “Sicuramente offrire servizi di trasporto per i clienti, come navette o pulmini, in modo da garantire che possano godersi una cena con vino e tornare a casa in sicurezza è un ‘idea cui noi stiamo pensando – conferma Rebuli – ma è certo che utilizzare taxi o mezzi di trasporto alternativi sia ormai una necessità da parte di molti turisti, specie stranieri, ed il territorio deve lavorare di più su questo tema”.