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2022, parola d’ordine valore per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Stabilità, adattamento, valorizzazione e continuo impegno segnano l’annata 2022 del Consorzio di Tutela
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Oggi a Vinitaly, nello spazio della Regione Veneto, alla presenza del Governatore Luca Zaia, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha presentato i risultati economici del 2022. La presentazione del Rapporto economico, a cura del Prof. Eugenio Pomarici – del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, CIRVE, dell’Università di Padova– ha sottolineato la positività che ha caratterizzato l’intero anno 2022, iniziato con una disponibilità di prodotto superiore a quella dell’anno precedente e da un giusto equilibrio tra la domanda e l’offerta con i prezzi. Nel corso del 2022 la Denominazione ha immesso sul mercato quasi 104 milioni di bottiglie, un volume di prodotto che si attesta su valori decisamente importanti, a cui corrisponde un valore di 634 milioni di euro (+2% vs il 2021).

“Lo spaccato che ci viene offerto oggi dal Rapporto Economico è quello di una Denominazione che continua ad impegnarsi nel raggiungimento di obiettivi comuni, la promozione del proprio prodotto attraverso la valorizzazione del paesaggio in cui è inserito che influenza in modo diretto il percepito del nostro Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG” dichiara la Presidente del Consorzio di Tutela, Elvira Bortolomiol, e continua: “Stiamo assistendo ad una stabilizzazione dell’offerta della Denominazione sul livello quantitativo del 2021, con un valore del nostro prodotto in continua crescita, tutto questo nonostante un contesto non semplice, caratterizzato dall’incremento dei costi di produzione, dalle oggettive difficoltà nel reperimento di alcuni materiali e di comportamenti d’acquisto più prudenti”.

“Focalizzando l’attenzione sulla tipologia Spumante DOCG, che in termini di volume rappresenta la quasi totalità dell’offerta della Denominazione, le vendite nel 2022 sono leggermente calate in Italia (-3,4%) registrando però in contemporanea un aumento del prezzo medio (+4%) che ha consentito di mantenere piuttosto stabile il valore complessivo della produzione destinata al mercato interno”. – afferma il professor Eugenio Pomarici, responsabile della stesura del Rapporto economico e continua: “Le vendite all’estero sono invece cresciute del 3,2% in volume e del 7,4% in valore; questa differenza di crescita determina un deciso incremento del prezzo medio a bottiglia (+4%), dovuto ad un miglior posizionamento della Denominazione su alcuni mercati esteri, oltre che agli effetti dell’inflazione”.

In Italia, per quanto riguarda la suddivisione delle vendite per canale vediamo l’Ho.Re.Ca e le enoteche caratterizzate da una riduzione dei volumi, cui corrisponde però un aumento del valore delle vendite in termini assoluti (+5%). Il canale grossisti e distributori ha registrato una crescita delle vendite di quasi il 2% in volume e di più dell’8% in valore. In crescita anche le quote assorbite dagli “altri canali” (vendite a privati di tipo tradizionale) che rispetto al 2021 hanno registrato un aumento del 28.7% in volume e del 32.1% in valore. Interessante notare la forte crescita in valore della tipologia Rive nella vendita diretta del 37,4% in volume e del 53,8% in valore.

Il 2022 come il 2021 si caratterizza per un ulteriore consolidamento della posizione della Denominazione nelle destinazioni export tradizionali. Il Regno Unito si conferma anche per il 2022 come prima destinazione dell’export del Conegliano Valdobbiadene in valore e in volume raggiungendo circa 10,3 milioni di bottiglie esportate per un valore di circa 56 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2021 del +7% in volume e del +11,3% in valore. Crescono anche le esportazioni verso la Germania e la Svizzera, secondo e terzo importatore della Denominazione, così come in Austria, negli USA e in Canada. In particolare, per quest’ultima destinazione si è registrata una ripresa delle importazioni (+71,8% in volume e +86,4% in valore). Si rileva un trend positivo nei nuovi mercati del Giappone, dei Paesi America Latina, del Sud-Est Asiatico, della Penisola Arabica e del Sud Africa che hanno incrementato nel 2022 le loro quote d’import.

Sostenibilità ambientale e sociale Anche nel 2022 la Denominazione appare impegnata nel progredire in un percorso verso livelli sempre più elevati di sostenibilità ambientale e sociale. Risultano infatti in crescita gli investimenti delle case spumantistiche in installazioni e tecnologie finalizzate a raggiungere livelli più elevati di autosufficienza energetica così come cresce il numero delle imprese che utilizzano energie rinnovabili con una quota complessiva sul totale utilizzato che raggiunge quasi il 60%.

“La totalità della produzione controllata dalle case spumantistiche della Denominazione osserva uno standard di sostenibilità” afferma il Direttore del Consorzio di Tutela, Diego Tomasi e continua: “Il 54,5% delle aziende segue il Protocollo viticolo della denominazione e si rafforza la quota di aziende conformi al Sistema nazionale di qualità di produzione integrata (SQNPI)/Sistema regione Veneto di qualità verificata (SRQV), con una quota pari al 43,7%”.

La sostenibilità sociale del sistema produttivo e commerciale che produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore DOCG resta uno dei punti centrali su cui continuare ad impegnarsi così che nell’anno appena trascorso, dalle più piccole alle maggiori case spumantistiche pongono in essere un’ampia gamma di azioni, con una particolare attenzione al benessere dei dipendenti. Si rileva che quasi l’80% delle aziende promuova il miglioramento della qualità dei luoghi di lavoro e più di un terzo abbia adottato un codice etico.

Notevole attenzione è posta anche all’organizzazione di incontri tecnici con i conferenti per migliorare la qualità delle materie prime (58%). L’attenzione verso la comunità risulta anche elevata, e si manifesta attraverso diverse attività: attività culturali e sportive a vantaggio del territorio, sostegno alla genitorialità, attività solidaristiche, rivolte anche verso Paesi in via di sviluppo. Le aziende della Denominazione sono anche promotrici della parità di genere, e peraltro si caratterizzano per una quota molto elevata di personale femminile, in modo particolare nei ruoli amministrativi e di responsabilità nelle attività di export la percentuale supera il 60%.

In conclusione è possibile affermare che l’analisi del 2022 restituisce l’immagine di una Denominazione dinamica che ha saputo superare le sfide degli ultimi anni. Una Denominazione strettamente legata ad una comunità operosa, anche in condizioni difficili, eroiche appunto, che caratterizzano i terroir straordinari presenti nel territorio, che si caratterizza per la grande lungimiranza che ha portato a mettere in campo investimenti importanti in risorse umane oltre che in mezzi e tecnologie. Tutte queste peculiarità hanno permesso alla Denominazione di evolvere in modo coerente con le attese della società, perfezionando nel tempo tecniche produttive e attività di valorizzazione del prodotto in una prospettiva di piena sostenibilità.